Il nostro intervento all’assemblea, visti i tantissimi
interventi e i tempi davvero stretti, è stato sintetizzato così:
“Questa che ci si presenta è una opportunità che tutti noi dobbiamo
cogliere per denunciare l’imperialismo del G7… noi, come proletari comunisti,
abbiamo fatto un nostro appello… ed è anche logico che ce ne siano degli altri…
questi diversi appelli devono servire a raccogliere le forze per una grande e
combattiva manifestazione, contro il concentrato di imperialismo che ci sarà il
26… l’imperialismo è guerra, sono
due parole che sono una cosa sola… la crisi lunga dieci anni rende isterici gli
imperialisti e questo isteria adesso ha la faccia di Trump (e Taormina sarà la
sua prima uscita pubblica internazionale), ma proprio perché è stato detto
nell’introduzione che il sistema imperialista è cambiato, la nostra non deve
essere una risposta isterica, se cambiamenti ci sono stati bisogna studiarli, è
necessario uno studio approfondito dell’imperialismo per conoscerlo a agire di
conseguenza… vista l’enorme militarizzazione del territorio, qualcuno ha
parlato di modi diversi di manifestare, di usare anche la fantasia, ebbene è
giusto che ci sia fantasia e di modi se ne possono trovare, ma il problema
principale è il lavoro intenso che bisogna fare per arrivare alla
manifestazione, coinvolgere quanti più settori sociali come diceva il compagno
all’inizio … la militarizzazione è già lì: ci sono 6.000 agenti a Taormina … e
“avremo gli occhi del mondo addosso” come dicono alcuni politici locali… e
questo vale anche per noi, avremo gli occhi del mondo addosso e si dovrà
vedere, per questo bisogna lavorare molto tra le masse in questi tre mesi per
arrivare alla manifestazione… per sintetizzare:
l’imperialismo (in crisi) produce effetti contro le masse,
bisogna individuare esattamente questi effetti e quali
settori “sociali” reali vengono colpiti,
agire dentro questi settori per trarre le forze da portare
contro il G7,
anche contro il proprio imperialismo che adesso ha la faccia
di Gentiloni,
a Taormina bisogna esserci e deve essere una presenza forte!”
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