venerdì 3 marzo 2017

pc 3 marzo - LA CAMUSSO E LA FIOM NON INDICONO LO SCIOPERO DELLE DONNE - CHE LE OPERAIE, LE LAVORATRICI RISPONDANO PARTECIPANDO IN MASSA ALLO SCIOPERO DELLE DONNE!

Noi non ci illudevamo assolutamente che le segreterie della Cgil e e della Fiom nazionale, figurarsi la Camusso, indicessero a livello nazionale lo "Sciopero delle donne". 
Chi ogni giorno firma accordi che peggiorano le lavoratrici, fa merce di scambio della condizione delle operaie, delle precarie, come poteva indire lo "sciopero delle donne"?
Le lavoratrici devono dare la loro giusta risposta a queste signore, che sono parte del problema, un anello utile al sistema del capitale per far passare la sua violenza sistemica, strutturale verso le donne.

Ma qui vogliamo sottolineare solo, le ignobili motivazioni portate avanti per avallare il loro NO allo sciopero delle donne.
La Camusso si ricorda improvvisamente e solo e soltanto per indire lo sciopero delle donne che la "CGIL è una organizzazione democratica ed autonoma, che organizza lavoratori e lavoratrici che partecipano delle decisioni". Ma no! Ma, di grazia, la Cgil quando firma contratti, accordi che peggiorano le condizioni, offendono la dignità, firmati sulla testa delle lavoratrici, senza spesso neanche un'assemblea, si ricorda e si richiama alla democrazia?
La Fiom, invece, da parte sua, usa l'arma dell'aperta offesa alle lavoratrici: lo sciopero delle donne, essendo uno sciopero politico, le lavoratrici non lo capiscono...
Sul serio!? Non capiscono uno sciopero che riguarda tutta la loro vita, la loro condizione?
Mentre, care funzionarie, le lavoratrici capirebbero gli scioperi inutili, indetti dalla Fiom, per far passare aumenti di produttività, aumento dei ritmi, riduzioni delle pause (cioè, più sfruttamento), scambio di di aumenti salariali con l'elemosina dei buoni, ecc. ecc.?

MA "CI FACCINO IL PIACERE" (direbbe Totò)


DALLA LETTERA DELLA CAMUSSO A "NONUNADIMENO"

Care,
...L’8 marzo parteciperemo di tutte le iniziative che si svolgeranno nei territori, insieme ai tanti soggetti che si mobilitano e, dove possibile, saremo promotrici di iniziative, dalle assemblee, alle manifestazioni, allo sciopero che siamo pronte a proclamare in ogni luogo di lavoro in cui se ne verifichino le condizioni e il consenso delle delegate e delle lavoratrici ad attuarlo...
La CGIL è una organizzazione democratica ed autonoma, che organizza lavoratori e lavoratrici che partecipano delle decisioni.
Un’organizzazione sindacale come la nostra è ben cosciente che lo sciopero non è solo atto simbolico ma la determinazione di rapporti di forza che si realizzano in presenza di ampia partecipazione e la nostra riflessione collettiva ci ha portato a definire di essere pronte a proclamarlo ogni dove abbia possibile concretezza.
E riteniamo che proprio per questo vadano valorizzate anche tutte le altre forme di partecipazione, assemblee, manifestazioni, ecc… che si possano realizzare.
Con grande rispetto ed affetto.
per la CGIL Susanna Camusso

LA NOTA DELLA FIOM

La Fiom-Cgil ha dichiarato che non indirà lo sciopero generale, giudicando questo strumento 
di mobilitazione, che le donne di oltre quaranta paesi del mondo hanno scelto di usare in 
quella giornata, nei termini di uno sciopero politico, in quanto tale difficilmente 
articolabile, comprensibile e dunque realizzabile nei luoghi di lavoro in cui è presente e 
opera. Pertanto, come già comunicato dalla stessa Cgil, si adopererà esclusivamente 
nell'organizzazione di eventuali iniziative pubbliche e assemblee e saranno, in caso, le 
singole RSU e articolazioni territoriali a valutare possibilità di indire lo sciopero nei 
propri luoghi di lavoro.

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