martedì 28 febbraio 2017

pc 28 febbraio - CONTRO IL G7 A TAORMINA, DALL'ASSEMBLEA DI PALERMO PARTE IL LAVORO PER LA MOBILITAZIONE

L’assemblea internazionale contro il G7 organizzata a Palermo il 25 e 26 febbraio dal “Coordinamento Sicilia contro il G7” è stata molto partecipata e si è data i tempi scadenzati per proseguire verso la costruzione della manifestazione a Taormina il 26 maggio prossimo.

L’iniziativa è stata divisa in due giorni. Il primo giorno, il 25, si è tenuta l’assemblea generale che ha visto la partecipazione di circa 200 persone provenienti dalla Sicilia e da altre parti d’Italia e dalla Germania, Catalogna, Paesi Baschi. Mentre il secondo giorno, il 26, è stato dedicato a 4 tavoli tematici nella mattinata e ad una assemblea conclusiva nel pomeriggio.
L’assemblea della prima giornata è cominciata con qualche ora di ritardo a causa di un tentativo repressivo che ha rallentato l’arrivo di qualche delegazione, e questo tentativo si è ripetuto anche il mattino dopo.
La partecipazione alla prima assemblea è stata costante e motivata, e ha dato la spinta, dopo i momenti alti della lotta contro il Muos, il Ponte, la militarizzazione ecc., per impegnarsi in una nuova lotta; erano presenti molti giovani, per la maggior parte aderenti a centri sociali di Palermo, Catania, Napoli, Roma, Torino, Padova… presenti altri militanti della NOTav, di Messina, Agrigento, Cosenza, Catanzaro…
Gli interventi sono stati tanti e si sono susseguiti durante tutta la giornata e con lo spirito giusto, nell’insieme, per lanciare la mobilitazione; nell’intervento introduttivo è stata posta la necessità dell’analisi della situazione attuale, della denuncia della politica dell’imperialismo e delle proposte da fare.


Tra i temi ufficiali del G7 ci saranno quelli di una maggiore militarizzazione e repressione, vedi, tra l‘altro, le “smart city” e la “cyber security”. Argomenti che insieme ad altri hanno fatto parte della discussione dei 4 tavoli tematici: 1 - sui territori come spazio per il capitale o per la comunità. 2 - su Sicilia Frontiera e Fortezza dell’Europa dell’esclusione. 3 - Per uno sciopero generale contro il G7. 4 - Studenti e G7.
È stato ribadito da tutti il ruolo strategico che la Sicilia assume come avamposto di guerra e “nuova frontiera”. Sempre nell’introduzione è stato detto che il crollo delle illusioni nella globalizzazione permette una nuova mobilitazione che non deve essere una replica del passato, che deve vedere mobilitazioni sociali reali, opposizioni di piazza, e che serve una nuova critica al sistema capitalista. E che questi due giorni servono, trovando i fili conduttori della sfida, ad organizzare i tre mesi che ci separano dal G7 a Taormina.
È stato fatto un elenco di appuntamenti di mobilitazioni sociali già previste che possono essere considerate all’interno delle attività generali contro il G7 e nelle quali portare l’appello. Le date sono molte: tra queste, è stato ricordato lo sciopero delle donne dell’8 marzo, lo sciopero del 17 marzo contro la scuola, le iniziative a Napoli contro Salvini e a Roma per il 60° dei Trattati Europei, il G20 ad Amburgo…

Le decisioni finali prevedono innanzi tutto un grande lavoro per la mobilitazione massiccia per la manifestazione a Taormina e poi un corteo da tenere a Palermo (o in un’altra città) contro i CIE gli Hotspot.

Nessun commento:

Posta un commento