il
“signor” Tiziano Renzi, padre del Matteo ex presidente del Consiglio dei
ministri, è nuovamente – si ricorderà la vicenda del fallimento della Chil Post,
società di distribuzione dei quotidiani, per cui era già finito sotto la lente
di ingrandimento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Genova,
uscendone peraltro pulito a causa dell’archiviazione disposta dallo stesso
ufficio – indagato.
Questa volta è la Procura della Repubblica presso
il Tribunale di Roma, che – attraverso il procuratore aggiunto, dottor Paolo
Ielo, ed il sostituto dottor Mario Palazzi – l’ha iscritto nell’apposito
registro contestandogli il reato di corruzione: secondo Giovanni
Bianconi, il redattore dell’articolo, gli inquirenti sostengono che «per
avere un trattamento di favore dalla Centrale d’acquisto per i beni e servizi
della pubblica amministrazione Romeo avrebbe sfruttato “relazioni esistenti tra
Tiziano Renzi e Luigi Marroni, amministratore delegato di Consip”».
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