A Roma, giovedì migliaia di proletari
sono scesi in piazza per chiedere lo stop agli sfratti. Hanno
assediato il Campidoglio, subito e resistito alle violente cariche
della polizia.
Il giorno dopo ci troviamo di fronte a
due fenomeni: d un lato le forze repressive dello Stato che
impiantano un'altra mega inchiesta per colpire i proletari e i
militanti del movimento; dall'altra l'accozzaglia ignobile dei
candidati sindaci che “scopre” il problema casa che finora era
stato pressochè assente dalla loro agenda elettorale, ma che nello
stesso tempo si uniscono, dal M5S alla Meloni, al Pd, nella
cosiddetta “condanna dei violenti”, dimostrando che sono tutte
facce della stessa medaglia, i difensori degli
interessi dei
palazzinari e braccio operativo, tutti, della politica per la casa
del governo Renzi.
Alle elezioni c'è un solo modo di
essere presenti, con la lotta e l'antagonismo: Sono le sole forme con
cui si può sviluppare l'alterità della politica proletaria, nel
contesto della situazione attuale. E' la forma con cui i proletari
sono realmente presenti e polarizzano al situazione sociale e la
politica.
La lotta per la casa mette chiaramente
in luce che questo Stato e queste amministrazioni non hanno e non
possono avere nessun apolitica per la casa, e che la casa si ottiene
sulla base della lotta e dei rapporti di forza.
Anche a Roma ci sono forze che fanno
parte del movimento di opposizione, ma che indulgono nei giochi
elettorali, nella pretesa di “condizionarne” l'esito e di
rappresentare istanze popolari.
I comunisti autentici e le forze
rivoluzionarie qui devono fare di più che esprimere lotta,
autorganizzazione, riappropriazione di spazi e antagonismo. Devono
combattere opportunismo e le illusioni elettorali. Devono
riorganizzare il partito politico dei proletari in lotta. Devono
avere l'ambizione e il coraggio, quello vero, di delimitarsi per
unirsi e dare una reale prospettiva ai proletari e una speranza per
un futuro che non potrà mai essere la democratizzazione
dell'esistente, ma solo la lotta per il potere proletario.
Anche la giornata della lotta per la
casa di giovedì scorso ci insegna questo ed esprime questa esigenza.
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