Migranti e No border, manifestazione in piazza
A Ventimiglia si sono radunati un centinaio di
migranti e No border che hanno manifestato contro la chiusura delle frontiere da
parte delle autorità francesi e contro la chiusura del centro di accoglienza
Ventimiglia - «Where is freedom, where are human rights?», «Open the
border» e «Basta torture e deportazioni»: sono alcuni degli slogan e striscioni
che campeggiano in piazza della Libertà, a Ventimiglia, dove si sono radunati un
centinaio di migranti e No border che manifestano contro la chiusura delle
frontiere da parte delle autorità francesi e contro la chiusura del centro di
accoglienzadi Ventimiglia, voluta dal ministro dell’Interno Angelino Alfano. Presenti anche una ventina di attivisti francesi della vicina val Roja. La manifestazione, che non è autorizzata, si svolge, davanti a un folto presidio di forze dell’ordine: carabinieri e polizia, presenti nei punti nevralgici della città.
«Oggi l’Italia è un grande carcere - ha affermato una delle attiviste transalpine - gli italiani sono i carcerieri e la Francia deve aprire le frontiere». I manifestanti hanno mostrato diversi striscioni, muovendosi in corteo per le vie attorno al Comune, dove poi si sono fermati, tenendo brevi comizi.
Travestiti da pagliacci-militari, con capelli finti e colorati, baschi e mimetiche, i No border hanno fermato per alcuni minuti in serata il traffico di largo Torino, a Ventimiglia, dopo un breve corteo partito da piazza del Comune, «scimmiottando» le forze dell’ordine e chiedendo i documenti agli automobilisti di passaggio. «Queste persone non possono passare, pensi un pò se ci fosse lei al loro posto»: è stata la risposta che i manifestanti hanno dato agli automobilisti infuriati per il blocco del traffico. Dopodichè il corteo si è spostato verso il nuovo accampamento dei migranti, ricavato lungo il fiume Roja, nella periferia di via Tenda, con al seguito un nutrito servizio d’ordine di carabinieri e polizia
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