Anche oggi infatti, nel contesto
della settimana di sciopero, sono in piazza per far sentire la propria voce,
come hanno fatto nei giorni scorsi. L’altro ieri hanno scioperato in tanti e
fatto un corteo che è partito dalla centrale di via Cordova e si è concluso
davanti la sede dell’Enel uno degli enti che ha una commessa con Almaviva.
Ieri, per “cogliere di sorpresa” l’azienda che si stava organizzando, invece
sono andati tutti al lavoro, mentre oggi stanno manifestando davanti la sede
della Tim per far sentire la pressione anche agli altri lavoratori che non
stanno scioperando.
Tutta questa agitazione ha messo
in allarme i sindacalisti confederali che sono presenti oggi per tentare di “fare
la pace”, come dice una lavoratrice, con i lavoratori che non ne possono più della
loro posizione di attesa. I sindacalisti insomma stanno tentando in tutti i
modi di riportare entro i loro binari la lotta che rischia di sfuggirgli di
mano, tanto che anche la stampa parla di spaccatura.
Lo sciopero del 24 prevede un
presidio a Roma davanti al ministero (MISE) e “nel contempo in tutte le altre
sedi si da mandato alle strutture territoriali di organizzare manifestazioni
sotto le prefetture in concomitanza del presidio di Roma” dice la circolare dei
confederali.
Ma un gruppo di lavoratori si è
detto contrario a questo tipo di manifestazione per il 24 tanto che sta
pensando di andare a Roma in concomitanza con l’incontro… è chiaro, anche, che i
lavoratori che partecipano alle lotte vorrebbero che queste fossero più
incisive vista la gravità dell’attacco dell’azienda… e sempre meno si fidano
dei sindacalisti dato che “saranno loro che andranno a fare l’incontro”!
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