e che i candidati in corsa nelle
elezioni, vedi Roma e Milano, siano improponibili e alimentatori di
un sempre più esteso astensionismo.
Un astensionismo che suonerebbe
comunque a smentita del “buon governo” di Renzi, come pure
dell'effettiva rappresentanza popolare dei candidati anti Renzi.
Per
cui si inventano una cosa inaudita, antidemocratica che non si fa
nemmeno nelle peggiori dittature: un decreto di urgenza per allungare
i tempi del voto, per far votare anche di lunedì. Insomma, per
raccattare anche l'ultimo voto, il fondo del barile dei “votanti”.
E' come se nelle partite di calcio,
durante la partita si decidesse con decreto che la partita invece che
90 durasse 180 minuti.
C'è solo da sperare che quella mummia
silente, esistente attualmente alla Presidenza della Repubblica, abbia
il decoro di non permettere questo ulteriore grottesco spregio.
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