Operaio Ansaldo ferito, quattro persone indagate
GENOVA - Sono quattro gli indagati per l'incidente ad Ansaldo Energia, avvenuto a fine febbraio nella fabbrica genovese nel quale è rimasto ferito in modo grave Simone Bonori, operaio di 36 anni. L'accusa è lesioni colpose gravissime. L'uomo è ancora in coma farmacologico all'ospedale San
Martino. La procura ha iscritto i responsabili della sicurezza e i preposti del reparto Meme (Media meccanica) per consentire loro di partecipare alla perizia che verrà disposta la settimana prossima. A eseguirla sarà un ingegnere di Torino. Subito dopo l'incidente il procuratore aggiunto Francesco Pinto e il sostituto Giuseppe Longo avevano fatto un sopralluogo nel reparto e avevano sequestrato il macchinario.Simone Bonori era stato colpito da un pezzo che si era sganciato dal tornio, una macchina del 1980, e aveva sfondato la paratia di protezione. I sindacati avevano puntato il dito sulla vetustà dei macchinari. Dalle indagini sarebbe emerso che il pezzo era agganciato con due bulloni anziché quattro. La perizia servirà ad approfondire se il macchinario fosse adeguatamente manutenuto e in buone condizioni ma anche per capire l'adeguatezza della paratia di protezione sfondata dal pezzo che si è staccato dal tornio: era stato trovato un rinforzo rivettato che forse potrebbe non essere stato adatto per reggere a un carico eccessivo.
"Più sicurezza o ci fermiamo"
"Il ragazzo stava facendo il suo lavoro, era nel posto in cui doveva essere, ma dobbiamo pensare che un macchinario vecchio degli anni '70 non è fattibile e pensabile che si trovi all'interno di un'azienda come Ansaldo Energia. Chiediamo investimenti serie, fatti e non parole". Così Andrea Capogreco, Rsu Fim Cisl Liguria di Ansaldo Energia, testimone di quanto accaduto negli attimi dell'incidente.
"Io ero lì a fianco, ho assistito alla tragedia, questa notte non ho dormito, continuavo a vedere quella scena davanti ai miei occhi, si è trattato di un'immagine che non auguro a nessuno - racconta a Primocanale Capogreco -. Sono corso subito, in un minuto ero lì. Ho provveduto a vedere cosa potevo fare per il ragazzo ma ho assistito a una scena raccapricciante. È necessario avere delle certezze e delle sicurezze quando si viene sul posto di lavoro. Se quel macchinario che nel '79 poteva essere gioiellino, oggi nel 2023 non lo è".
La giornata dei lavoratori Ansaldo non si può concludere con un corteo e alcune ore di sciopero, lo spiega e lo annuncia in modo fermo e deciso Andrea Capogreco. "Vogliamo rassicurazioni per la nostra sicurezza, non solo su quel macchinario ma anche sugli altri. Noi su macchinari così datati non lavoriamo più, incrociamo le braccia. O le mettono in sicurezza oppure noi ci fermiamo. Si tratta di macchine troppo obsolete, o le sostiuiscono o noi non lavoreremo più".
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