lunedì 13 marzo 2023

pc 13 marzo - Editoriale - La crisi di Silicon Valley bank è un altro segnale della crisi del sistema capitalista/imperialista


La crisi del capitalismo nel cuore del sistema imperialista, quello Usa, arriva ad una nuova “bolla” e proprio la’ dove ci sarebbe e avrebbe dovuto nascere il suo futuro, “l’avvenire radioso” di un mondo avanzato, moderno: la Silicon Valley.

Lehman Brothers sembrava il punto di arrivo di un capitalismo speculativo che avrebbe tradito le sue origini, trasformandosi in dominio della finanza ed esploso. Silicon Valley era rappresentata come l’alternativa a Lehman e invece è la stessa cosa.

Servira’ nei prossimi giorni un’analisi documentata e arricchita di quello che sta avvenendo, delle sue cause e dei suoi effetti. Ma quello che gia’ vediamo ci basta.

L’imperialismo in crisi combina crisi con guerra, e crisi e guerra producono un sistema putrefatto e scientificamente morente, una “tigre di carta”. Il punto chiave è che è ben lungi dall’essere morente ed è nella fase in cui mostra i suoi artigli feroci resistendo alla morte.

E per trasformare questa situazione serve una “tigre” anch’essa molto feroce, l’ondata rivoluzionaria dei proletari e popoli in lotta che pure esiste eccome nel mondo.

Le guerre di popolo che sono ancora scintille della prateria che per diventare all’altezza devono portare la prateria in fiamme, capaci di bruciare il sistema, i suoi Stati, i suoi governi, le sue forze armate.

E la crisi di Silicon Valley bank è un altro segnale forte e chiaro.

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