...che significa di fatto avvallo alla politica imperialista, un'altro passo verso i sindacati confederali di regime, che rispetto alla Francia rinunciano pure al ruolo di sindacato riformista con la mobilitazione dei lavoratori contro i provvedimenti economici, appunto per non disturbare i profitti di padroni e borghesia al potere.
FASCISTI AL CONGRESSO DELLA CGIL: MAURIZIO LANDINI, VERGOGNATI!
L’edizione di venerdì dieci marzo del quotidiano telematico La nuova Padania riporta, a firma di tale Cassandra, un articolo sul prossimo congresso della Cgil, che si terrà a Rimini dal quindici al diciotto marzo prossimi: in particolare si focalizza su alcuni dei personaggi che ne saranno ospiti.
Il redattore, del fogliaccio legato alla minoranza leghista che fa capo al senatore Umberto Bossi,
informa i lettori che all’assise del maggiore sindacato italiano – quello che un tempo era legato al Partito Comunista Italiano – saranno presenti alcune “sorprese”.Nella giornata di venerdì diciassette, a “deliziare” la folla dei delegati sarà il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana; non sarà, però, il solo tizio totalmente fuori contesto ospite della giornata: prenderà la parola anche il Presidente del Consiglio dei Ministri
Se ancora c’era bisogno di una prova del fatto che la Cgil è – nella sostanza – un sindacato di destra, ci sembra che il fatto di aprire le porte della propria assise ad un’esponente proveniente dalla tradizione erede del fascismo dovrebbe fugare ogni dubbio.
Il povero Giuseppe Di Vittorio si girerà sicuramente – sempre che ne abbia ancora la forza – nella tomba, così come tutti i martiri del regime mussoliniano, assassinati dalle squadracce in camicia nera durante la dittatura del Puzzone e dei suoi gerarchi.
Neanche può valere la giustificazione di Maurizio Landini: «a tutti i congressi della Cgil sono stati invitati i presidenti del Consiglio in carica. Non abbiamo mai avuto pregiudiziali verso alcun governo, siamo abituati a misurarci con i governi che ci sono».
Sembra che il sindacalista reggiano “dimentichi” che, fino ad oggi, non c’è mai stato un esecutivo con queste fattezze di estrema destra, guidato da una tizia che non si vergogna affatto del suo passato nel Movimento Sociale Italiano, erede del disciolto Partito Nazionale Fascista.
Bosio (Al), 12 marzo 2023
Stefano Ghio - Slai cobas per il sindacato di classe Alessandria/Genova
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