LO SPILLOVER DEL PROFITTO
Capitalismo, guerre ed epidemie
a cura di Calusca City Lights
Edizioni Colibrì, Milano,
luglio 2020, 144 pp. euro 14,00
Come Centro di documentazione contro la guerra
abbiamo contribuito all’edizione del libro che pone una domanda
cruciale: “Il 2020 sarà l’anno della seconda (e ultima) grande crisi del
capitalismo, dopo quella del 1929, che annuncerà un ‘Ottobre 1917’ a
livello mondiale?”. E lo fa, dopo avere tratteggiato i nessi stringenti
fra “capitalismo, guerre ed epidemie”, avere proposto alcuni
approfondimenti sul carattere duale (civile e militare) delle
tecno-scienze contemporanee e avere ragionato intorno alla “economia di
guerra”.
Come
le società di classe precedenti, fondate sugli scambi e sul commercio,
il capitalismo è incapace di fermare la diffusione delle epidemie. Anzi
la favorisce distruggendo l’ambiente naturale, ricercando
spasmodicamente un profitto immediato, affondando inesorabilmente a
colpi di “tagli di bilancio” l’intero sistema sanitario e trasformando
gli alloggi in gabbie per polli dove sono ammassati miliardi di esseri
umani.
La
guerra è da tempi immemorabili un moltiplicatore di epidemie, in quanto
ne favorisce la diffusione. Dopo avere dimostrato la sua totale
incapacità di anticipare e gestire l’“emergenza coronavirus”, il sistema
farà di tutto per farne pagare il conto a coloro senza di cui non può
raccogliere i suoi profitti: i proletari. E le voci di tale conto
saranno: aumento della disoccupazione (stimata a 25 milioni per il
2020), riduzione del salario reale, progressiva militarizzazione della
società. La posta in gioco è, indubbiamente, di portata storica.
INDICE DEL VOLUME:
Philippe Bourrinet
Capitalismo, guerre ed epidemie
Visconte Grisi
L’economia di guerra al tempo del coronavirus
“rompere le righe”
Il tallone di silicio.
Sul rapporto fra tecnologia, guerra e razzismo
Centro di documentazione contro la guerra
Coronavirus
APPENDICE
Visconte Grisi
La guerra è permanente?
Hart Island, l’isola del vasaio
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