Lunedì alle 18:30 manifestazione a Parma
Un
devastante incendio ha distrutto completamente il campo di Moria,
sull’isola di Lesbo in Grecia. Oltre 13mila persone che vi erano
ospitate sono in fuga, senza più un posto dove restare e senza più alcun
diritto.
Ciac
(Centro immigrazione asilo e cooperazione internazionale) lancia una
manifestazione a Parma, ma che verrà replicata anche in altre città, per
chiedere alla Commissione europea e al governo italiano di agire
immediatamente, per far uscire le persone dai campi e portarle in salvo
in altri stati dell’Unione europea. “Non possiamo chiudere gli occhi
davanti a questa catastrofe umanitaria: serve un intervento immediato
che permetta la redistribuzione di uomini, donne e bambini nel resto
d’Europa“. Già in altri stati europei sono state organizzate
iniziative analoghe con l’hashtag #abbiamoposto, con la richiesta di
evacuare al più presto il campo di Moria.
La
manifestazione, organizzata da Ciac nel rispetto di tutte le regole sul
Coronavirus, si terrà in piazza Garibaldi a Parma alle ore 18:30 di lunedì 14 settembre ed ha già avuto l’adesione di altre realtà locali e nazionali. Tra le prime: Comitato Chiamata contro la guerra, Coordinamento pace e solidarietà, Nigrizia e Art-lab. “Chiediamo a chiunque abbia a cuore i diritti delle persone – spiegano da Ciac – di far sentire la propria voce per chiedere agli stati di agire al più presto per salvare le vite di migliaia di persone”.
Coronavirus, si terrà in piazza Garibaldi a Parma alle ore 18:30 di lunedì 14 settembre ed ha già avuto l’adesione di altre realtà locali e nazionali. Tra le prime: Comitato Chiamata contro la guerra, Coordinamento pace e solidarietà, Nigrizia e Art-lab. “Chiediamo a chiunque abbia a cuore i diritti delle persone – spiegano da Ciac – di far sentire la propria voce per chiedere agli stati di agire al più presto per salvare le vite di migliaia di persone”.
Il
campo sull’isola di Lesbo era già in condizioni disumane, al
sovraffollamento della struttura si è aggiunta l’emergenza Coronavirus e
ora l’incendio che ha completamente distrutto le poche strutture che
permettevano la sopravvivenza delle persone che vi abitavano. Se
l’Europa vuole salvare la propria umanità non ci sono motivi razionali
per cui non si dovrebbe organizzare un intervento di urgenza per
accogliere migliaia di rifugiati che hanno perso tutto. Se non ora,
quando?
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