venerdì 1 novembre 2019

pc 1 novembre - IL 1969 OPERAIO 7 - CRONACA DI NOVEMBRE

Questa cronistoria entusiasmante, preannuncia l'importante iniziativa di dicembre a Milano nei giorni 13-14-15 

Convegno sul 68/69


6 novembre
MILANO. Manifestazione di 50 mila operai metalmeccanici davanti alla RAI con cartelli sui quali c’è scritto: “RAI: la voce dei padroni”. Scontro con la polizia.

7 novembre
TORINO. Gli operai di Mirafiori fin dalle nove del mattino scendono in sciopero e formano un corteo di 8-9 mila persone. Quando arrivano davanti a Torino Esposizioni, sede del Salone dell’automobile, sono circa 20 mila.

7-10 novembre
BOLOGNA. Sciopero delle fabbriche del quartiere di Borgo Panigale. Il giorno prima alla Ducati Elettromeccanica 15 operai, tra i più combattivi, erano stati denunciati all’autorità giudiziaria. Lunedì 10 operai della SASIB anticipano uno sciopero già programmato recandosi davanti alle altre
fabbriche del quartiere Bolognina (Acma, Minganti, Casaralta, SAMP Macchine) per discutere la repressione padronale alla Ducati.

10 novembre
TORINO. Gli operai del secondo turno di Mirafiori attuano uno sciopero che manda tutti in confusione: escono dalla fabbrica alle 19,30 anziché alle 23 "per non perdere il tram” (c’era uno sciopero degli autoferrotranvieri).
Nella stessa giornata alla Spa Stura gli operai dell’officina 2 scendono in sciopero senza preavviso e sfilano in un corteo interno per costringere due capi squadra a non fare gli straordinari.

11 - novembre
TORINO. Alla Fiat Lingotto un corteo dì operai si dirige alla palazzina degli uffici per far uscire i “colletti bianchi”, cioè gli impiegati, ma trovano porte e cancelli sbarrati. Per rappresaglia allora decidono di non far uscire gli impiegati per il pranzo. Un’autoambulanza, imbottita di panini e bibite, che tenta di entrare in fabbrica, viene bloccata. L’assedio dura fino alle 18.

13 novembre
TORINO - 50.000 operai in tre cortei occupano il centro cittadino, duri scontri con la polizia. Il Min. Restivo in vista dello sciopero generale dichiara che "lo sciopero generale è un atto di guerra... ha il sapore di una ribellione, della insurrezione".
PAVIA. Otto mandati di cattura contro compagni di Lotta Continua per la partecipazione a un picchetto davanti alla Korting in sciopero. Il fatto risale a più di un mese prima. Quattro di essi - Maffioli, Bolis, Kunz e Neardi – sono arrestati mentre escono dalle loro abitazioni. Gli altri sono latitanti.

15 novembre
ROMA.Manifestazioni antimperialiste e contro la guerra nel Vietnam in 75 paesi del mondo. A Roma tre cortei con migliaia di studenti e operai sfilano per la città.

19 novembre
Sciopero generale per la casa.
MILANO. cariche della polizia contro i partecipanti a una assemblea sindacale al teatro Lirico. Durante gli scontri muore l'agente Annarumma.

20 novembre
MILANO. Sit Siemens. In seguito alla morte del poliziotto Antonio Annarumma in via Larga, settemila lavoratori votano in assemblea per le dimissioni del ministro dell’Ìnterno, per la liberazione di tutti gli arrestati, per il divieto alla polizia di essere presente alle manifestazioni.

25 novembre 
Scioperano in tutt'Italia 20.000 chimici, mentre comincia la lotta dei braccianti per il patto nazionale.

25-26 novembre
Nella notte tra il 25 e il 26 novembre verranno prelevati dalle loro abitazioni e arrestati 4 operai: due dell’OM, uno dell’FBM e il segretario della Commissione interna della FAEMA.

27 novembre
ROMA. Il Parlamento approva il progetto di legge Fortuna-Baslini che introduce il divorzio.

28 novembre
ROMA. 200 mila metalmeccanici invadono Roma: è la più grande manifestazione operaia del dopoguerra. Il corteo si snoda per sei chilometri, per tre ore.

29 novembre
ROMA. Bozza d’intesa fra sindacati e Intersind per il contratto dei metalmeccanici: gran parte delle richieste contenute nella piattaforma operaia sono accolte: 40 ore settimanali, aumento di 65 lire orarie per tutte le categorie, parità normativa tra operai e impiegati, diritto di tenere assemblee in fabbrica durante l’orario di lavoro per 10 ore.

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