sabato 2 novembre 2019

pc 2 novembre - SENTENZA DI BARCELLONA: STUPRATA DAL BRANCO DI UOMINI - VIOLENTATA DALLO STATO!

"Barcellona, 14enne violentata a turno da cinque uomini: il giudice riduce la pena perché la ragazza era “incosciente” "La vittima non sapeva cosa stesse e cosa non stesse facendo, di conseguenza non aveva la capacità di accettare od opporsi ai rapporti sessuali che la maggior parte degli imputati ha avuto con lei"

Lo stato di incoscienza della ragazza, così come la sua età, aveva solo 14 anni, invece di essere un aggravante per gli stupratori, per il giudice vuol dire che non ci sarebbe stato stupro di gruppo ma solo "abuso"! Perchè la ragazza non si è opposta con la forza (se non fosse tragica la cosa sarebbe ridicola: ma se era incosciente...?!).

Questa sentenza vergognosa grida complicità, doppia violenza; è un messaggio di incentivo ai maschi a stuprare rischiando solo una lieve condanna, e crea un pericolosissimo precedente. Essa dimostra che anche il giudice è parte degli "uomini che odiano le donne", che le donne sono violentate non solo dagli uomini, ma dopo dallo Stato, dai governi...
Dimostra che la giustizia per le donne non sta nei Tribunali ma nelle piazze della lotta, della ribellione, come è stata la grande manifestazione delle donne in Spagna, una lotta che deve irrompere anche nelle aule dei Tribunali complici e imporre l'unica legge giusta, quella delle donne: lo stupro è stupro in sè, non per come reagiscono le donne!
(Nel nostro paese a Torino, qualche anno fa un altro giudice porco e bastardo non condannò per stupro perchè la donna non aveva avuto la forza di gridare...)

In Spagna - denunciano le donne - ogni 8 ore una donna è stuprata.
La legge attualmente in vigore prevede condanne da 15 a 20 anni per violenza sessuale, ma il reato viene riconosciuto solo se la vittima sia costretta con la forza o minacciata. Per cui lo stato di incoscienza diventa invece un motivo per configurare un semplice abuso, punito, in questo caso, con condanne tra i 10 e i 12 anni.
L’anno scorso un caso simile, a Pamplona, portò addirittura al rilascio degli imputati. 
C’erano state molte proteste dei movimenti per i diritti delle donne, il Paese era stato attraversato da un’ondata di indignazione, ma la norma è ancora lì, nonostante la Corte suprema avesse recentemente ribaltato una simile decisione a seguito di proteste in tutto il Paese.

Ma questa sentenza oscena sta soprattutto a testimoniare il clima politico, sociale sempre più sessista, fascista di tutto questo sistema. Un clima e conseguente azione politica, normativa che marcia in tutti i paesi del mondo, in Europa e che vediamo molto bene in Italia. Esso sta riproponendo alla grande il ruolo di serie B delle donne, di subordinazione, donne destinate a fare figli e ad occuparsi della famiglia, donne che non possono decidere della propria vita e a cui via via vengono tolti diritti, tolto il lavoro, ecc.

Allora questo sistema barbaro deve farci gridare forte: "Scateniamo la ribellione delle donne come forza poderosa per la rivoluzione"

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