Settanta alunni di una primaria di Bologna dopodomani saranno portati in un’area di addestramento dell’Esercito per fare da spettatori a una simulazione militare, che comprenderà l’allestimento di un convoglio che trasporta armi e il respingimento di una folla di manifestanti.
28 Ottobre 2019 - 15:26
Bambini imparate: così si fa la guerra
e, non si sa mai, così si mettono in pratica le tecniche
antisommossa per tenere a bada la popolazione scontenta. Sembra
incredibile, ma sono queste le scene a cui dovranno assistere 70
piccoli alunni della scuola elementare Marella di Bologna. Succederà
dopodomani nell’area di addestramento della caserma Montezemolo, a
Castel Maggiore, in occasione di un’esercitazione del reggimento
Genio ferrovieri. Una vera e propria simulazione di guerra,
denominata “Argo”, in cui 100 militari si impegneranno a
ricostruire una linea ferroviaria, disinnescare un ordigno bellico,
respingere la folla di manifestanti in protesta e mettere sui binari
della linea Bologna-Padova un treno-convoglio per trasportare cibo e
armi. L’Esercito ha spiegato che i genieri simuleranno una
possibile area di crisi in cui la Nato, con il supporto italiano, è
chiamata a intervenire: “Queste esercitazioni sono scenari di
fantasia, ma ricalcano eventi storici passati: il nostro scenario,
‘Skolkan’, prevede una tensione geopolitica in zona baltica,
simile a quella che ci fu dopo la disgregazione Urss”, hanno
sottolineato i vertici militari. Tra i dettagli dell’esercitazione
c’è anche uno scenario che vedrà i militari respingere un gruppo
di manifestanti che minaccia la buona riuscita delle operazioni, con
i genieri che lavoreranno protetti da un plotone antisommossa. Scene
di guerra e di violenza, insomma: il tutto sotto gli occhi di decine
di bambini tra i sei e gli undici anni.
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