mercoledì 30 ottobre 2019

pc 30 ottobre - Info - la valutazione di Potere al Popolo sulle elezioni in Umbria

Umbria. Non ci piangiamo addosso e andiamo avanti



Le elezioni in Umbria sono state un test nazionale e come tale vanno valutate. Segnano una sconfitta storica del centrosinistra e dei 5 stelle, che vengono travolti da un voto al 60% di una destra dichiaratamente reazionaria che si è  mangiata anche il voto moderato una volta presente in regione.
Uno sfondamento da destra su temi nazionali, con i temi umbri totalmente assenti, avendo i due candidati maggiori la stessa appartenenza culturale e sociale, ed i programmo locali erano uguali, quindi, gli elettori hanno preferito l’ originale alla copia e votato la sfiducia a Conte.
Queste elezioni si sono svolte con l’uso di tanti mezzi, tanti soldi, tanto potere, escludendo
chi non ne ha, ma soprattutto sono avvenute dopo anni di politiche liberiste, nazionali e locali, che non solo hanno devastato i diritti, ma anche le coscienze. In una regione governata dal Pci e dalla sinistra dal 1970, il 60%  con lavoratori e classi popolari, ha votato per uno schieramento dominato dalla Lega.
E’ una slavina per tutto il paese, che dimostra che non solo Pd e 5 stelle non sono un argine a Salvini, ma che, con le politiche di austerità, lavorano per lui, la politica del meno peggio ha prodotto il peggio, anche qui.
In questo contesto di crisi terminale del centrosinistra, il risultato di pap non è per niente buono. è vero che potere al popolo in Umbria è fatto da poche decine di persone e che i nostri mezzi erano nulli.
Da questo punto di vista i 4000 voti raccolti assieme al Pci sono comunque un risultato di cui ringraziamo chi ci ha dato fiducia, impegnandoci a non deluderlo.
Tuttavia la realtà è che di fronte al crollo del centrosinistra, Pap non riesce a rappresentare una alternativa: questo non solo per la frammentazione a sinistra, che pure c’è stata, sappiamo che non basta, anzi, spesso è dannoso costruire cartelli elettorali.
No, il punto di fondo che anche il voto umbro ripropone è quello del radicamento sociale e culturale su cui riproporre una alternativa alla destra, ancor di piu dopo che Pd e 5 stelle hanno dimostrato di non reggere.
Per costruire l’alternativa ci vuole tempo e organizzazione, e le nostre forze attuali sicuramente non bastano. Quindi dovremo studiare, organizzarci di più e confrontarci con chi vuole stare dalla nostra stessa parte.
Per questo proporremo la costruzione di una opposizione sociale e politica alla nuova giunta, che continuerà ed aggraverà la politica di tagli, inquinamento, grandi opere, affari, di chi li ha preceduti.
Non è un buon risultato per noi e per chi vuole lottare, ma non ci piangiamo addosso e andiamo avanti.

Nessun commento:

Posta un commento