sabato 2 novembre 2019

pc 2 novembre - FUSIONE FCA/PEUGEOT - FORTI PROFITTI PER IL CAPITALE, TAGLI INEVITABILI PER GLI OPERAI

Diamo un quadro delle posizioni, torneremo sugli effetti di questa fusione

Fca, gli operai: «Nuova fusione? Chrysler ci ha portato cassa integrazione»

"Le fusioni ci cascano sempre addosso, ma noi siamo in cassa integrazione da dieci anni". Cosa ne pensano i lavoratori Fca di un'ipotetica fusione tra la vecchia Fiat di Torino e il gruppo Psa francese, quello di Peugeaut? C'è preoccupazione, C'è chi ricorda: "L'ultima fusione, con Chrysler, ci ha portati a questo punto"

Imprese e sindacati: “Le competenze di Torino decisive per il nuovo polo automobilistico”

TORINO. Ottimismo, speranza, ma anche la convinzione che l’aggregazione sia l’unica possibilità per continuare a essere competitivi. I timori per gli equilibri dopo le nozze tra Fca e Psa ci sono, sia tra i sindacati sia tra gli imprenditori, ma prevale la positività e la voglia di affrontare la sfida del futuro con impegno. Basta ascoltare le parole del presidente dell’Amma, Giorgio Marsiaj: «È un’occasione importante... come sempre nei processi di concentrazione potrebbe esserci qualcuno che ci rimette ma non ci sono alternative. Lo sviluppo di nuovi modelli oggi ha costi così elevati che è impossibile sostenerli per un gruppo solo. A Torino partiamo da una situazione di vantaggio per
le elevatissime competenze e gli investimenti annunciati, speriamo che le nostre aziende colgano l’occasione per lavorare in filiera».

La sensazione di non potersi sottrarre a questa sfida è la stessa del presidente di Federmeccanica, Alberto Dal Poz: «Un’operazione di questa caratura per Fca era indispensabile. Bisogna sfruttare le potenzialità di questo accordo anche perché c’era il rischio di avere un player francese troppo grande vicino a noi» . 

Il presidente di Confindustra Piemonte, Fabio Ravanelli, parla di «una nuova occasione per supportare i territori in una fase cruciale». Sulla stessa lunghezza d’onda i sindacati, a partire dalla Fim Cisl. «Senza un’alleanza la strada di Fca avrebbe avuto molte incognite», dice il segretario Claudio Chiarle. La conferma che non ci sarà nessuna chiusura di siti produttivi e del posizionamento degli stabilimenti torinesi nell’alta gamma e nell’elettrico «ci dà la prospettiva affinché, a Torino, si riprenda l’attività lavorativa a pieno ritmo», aggiunge. Si guarda alle nozze come a una forza propulsiva per affrontare prima e meglio il salto tecnologico in quanto, per il segretario generale Fismic, Roberto Di Maulo, «consentirà delle ottimizzazioni soprattutto riguardo le piattaforme, affrontando la sfida tecnologica con un notevole risparmio sui costi» . Anche per il neo segretario della Uilm Torino, Luigi Paone, «la fusione è un’opportunità se mantiene livelli occupazionali». Più scettico il segretario torinese della Fiom, Edi Lazzi, che la definisce «una fusione rischiosa» perché «è chiaro che il pacchetto di controllo è in mano alla sponda francese». 

Fca-Psa, Lo Russo e Carretta (Pd): “Una grande opportunità per Torino e per l’Italia”

Stefano Lo Russo, capogruppo del Pd in consiglio comunale a Torino e Mimmo Carretta, segretario Metropolitano dei Dem commentano la fusione tra Fca-Psa: «Una notizia che fa ben sperare per lo sviluppo e l’ampliamento del settore automobilistico a livello torinese. Un gruppo industriale che sarà sicuramente ancora più competitivo a livello mondiale».

«Ma non per questo – sottolineano Lo Russo e Carretta – bisogna dimenticare il nostro territorio e la crisi che in questi anni ha dovuto affrontare proprio in questo comparto strategico. Un settore quello automobilistico e del suo indotto su cui è fondamentale continuare ad investire e scommettere per il futuro con una strategia di politica industriale di innovazione anche a livello nazionale».

«Una fusione che può davvero rafforzare innovazione, crescita, sviluppo e occupazione a Torino e in Piemonte».

Fca-Psa, Laus (Pd): “Una fusione competitiva”

Mauro Laus, senatore del Partito Democratico, esprime soddisfazione per la fusione tra Fca e Psa.

Per l’esponente dei Den si tratta di scelta strategica per riuscire ad affermarsi nel settore automobilistico: “La fusione di Fca e Psa non può che lasciarmi soddisfatto perchè darà vita al quarto gruppo mondiale nel settore delle auto”, dice Laus.

“Un gruppo che avrà dimensioni e risorse tali da poter competere e affermarsi sempre di più in un’industria che in continua evoluzione. Sono certo si tratti di una fusione che aprirà scenari positivi anche per l’utilizzo delle tecnologie e per i livelli occupazionali”, conclude Laus.

Fusione FCA – PSA, Appendino: “Tutelare investimenti e occupazione”

La sindaca di Torino, Chiara Appendino, in relazione all’annuncio della fusione tra i due gruppi automobilistici FCA e PSA: « L’amministrazione comunale sta seguendo con grande attenzione quanto sta avvenendo».

Appendino, che già ha interpellato i vertici del colosso automobilistico torinese, ha aggiunto: « Vogliano conoscere quali effetti avrà il progetto di fusione per i siti produttivi presenti in città, e nell’area metropolitana del capoluogo piemontese, e per assicurarsi che vengano tutelati gli investimenti, i livelli occupazionali e che si prosegua nella realizzazione di progetti innovativi e molto importanti per il sistema economico locale e nazionale, come quello che riguarda l’hub torinese della mobilità elettrica che ho avuto recentemente l’occasione di vedere di persona a Mirafiori insieme al premier Conte durante la sua visita nella nostra città».

Sganga M5s fuori dal coro: “La fusione Fiat-Peugeot non sarà un pranzo di gala”

a oggi Fca non ha ancora chiarito i suoi progetti in Sala Rossa e al consiglio regionale piemontese, come più volte chiesto.
Spiega Sganga: «I vertici delle due imprese promettono “nessuna chiusura di impianti” e non nessun licenziamento. 
Aggiunge: «Quasi la metà della produzione Peugeot è in Europa e questo crea una inevitabile sovrapposizione con gli stabilimenti italiani. Torino non può e non deve subire l’ennesima delocalizzazione, né permettere che si abbatta sulla città l’ennesima cassa integrazione senza prospettiva».
L’impresa, seppure privata, ha spesso socializzato le perdite (vedere come sono state gestite le crisi cicliche e sistemiche) e privatizzato gli utili. Il mio timore è che questo si ripeta anche questa volta».

Fusione Fca-Peugeot, l'ok di Cirio: "Si crea lavoro, non come con il Reddito di Cittadinanza"

Fusione FCA-Peugeot | Reazioni politica torinese | Alberto Cirio e Vincenzo Ilotte, il presidente della Camera di Commercio
Fusione FCA-Peugeot | Reazioni politica torinese | Alberto Cirio e Vincenzo Ilotte, il presidente della Camera di Commercio
Preoccupazione invece da parte di Vincenzo Ilotte, il presidente della Camera di Commercio
"Le mie valutazione erano positive quando si era arenata la trattativa e sono positive oggi. Questo serve per rafforzare FCA e serve per creare il terzo colosso al mondo nella costruzione delle automobili e non dimenticando che una delle due gambe rimane ben ancorata nel nostro Piemonte", commenta Cirio che poi continua, "Sia gli investimenti sull'elettrico, sia quelli sulla Maserati sono ampiamente confermati per cui il piano di piena occupazione degli impianti piemontesi e sicuramente garantito da questo nuovo accordo". 

Torino per il Presidente della Regione Piemonte potrebbe diventare il polo dell'elettrico aprendo così alla possibilità di creare a Mirafiori auto non solo di tradizione FCA, ma anche di Peugeot e Opel. Credo che il Governo debba creare le condizioni per chi volesse lavorare in Italia per poter continuare a farlo e per poter continuare a investire, perché i posti di lavoro si creano attraverso le fusioni e attraverso le azioni sul mercato, non attraverso i redditi di cittadinanza". 

Preoccupazione invece da parte di Vincenzo Ilotte, Presidente della Camera di Commercio di Torino: "Se è un'operazione che farà in modo che si sposti il baricentro tra Detroit e Parigi per noi sarà negativo, se invece si riesce ad avere almeno un triumvirato questo potrà essere positivo. Torino potrà essere il centro di sviluppo di una serie di prodotti di alta gamma".

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