Diamo un quadro delle posizioni, torneremo sugli effetti di questa fusione
Fca, gli operai: «Nuova fusione? Chrysler ci ha portato cassa integrazione»
"Le fusioni ci cascano sempre
addosso, ma noi siamo in cassa integrazione da dieci anni". Cosa ne pensano i
lavoratori Fca di un'ipotetica fusione tra la vecchia Fiat di Torino e il gruppo
Psa francese, quello di Peugeaut? C'è preoccupazione, C'è chi ricorda: "L'ultima fusione, con Chrysler, ci ha portati a questo
punto"
Imprese e sindacati: “Le competenze di Torino decisive per il nuovo polo automobilistico”
TORINO. Ottimismo, speranza, ma anche la convinzione che l’aggregazione sia
l’unica possibilità per continuare a essere competitivi. I timori per gli
equilibri dopo le nozze tra Fca e Psa ci sono, sia tra i sindacati sia tra gli
imprenditori, ma prevale la positività e la voglia di affrontare la sfida del
futuro con impegno. Basta ascoltare le parole del presidente dell’Amma, Giorgio
Marsiaj: «È un’occasione importante... come
sempre nei processi di concentrazione potrebbe esserci qualcuno che ci rimette
ma non ci sono alternative. Lo sviluppo di nuovi modelli oggi ha costi così
elevati che è impossibile sostenerli per un gruppo solo. A Torino partiamo da
una situazione di vantaggio per
le elevatissime competenze e gli investimenti annunciati, speriamo che le nostre aziende colgano l’occasione per lavorare in filiera».
le elevatissime competenze e gli investimenti annunciati, speriamo che le nostre aziende colgano l’occasione per lavorare in filiera».
La sensazione di non potersi sottrarre a questa sfida è la stessa del
presidente di Federmeccanica, Alberto Dal Poz: «Un’operazione di questa caratura
per Fca era indispensabile. Bisogna sfruttare le potenzialità di questo accordo
anche perché c’era il rischio di avere un player francese troppo grande vicino a
noi» .
Il presidente di Confindustra Piemonte, Fabio Ravanelli, parla di «una
nuova occasione per supportare i territori in una fase cruciale». Sulla stessa
lunghezza d’onda i sindacati, a partire dalla Fim Cisl. «Senza un’alleanza la
strada di Fca avrebbe avuto molte incognite», dice il segretario Claudio
Chiarle. La conferma che non ci sarà nessuna chiusura di siti produttivi e del
posizionamento degli stabilimenti torinesi nell’alta gamma e nell’elettrico «ci
dà la prospettiva affinché, a Torino, si riprenda l’attività lavorativa a pieno
ritmo», aggiunge. Si guarda alle nozze come a una forza propulsiva per
affrontare prima e meglio il salto tecnologico in quanto, per il segretario
generale Fismic, Roberto Di Maulo, «consentirà delle ottimizzazioni soprattutto
riguardo le piattaforme, affrontando la sfida tecnologica con un notevole
risparmio sui costi» . Anche per il neo segretario della Uilm Torino, Luigi
Paone, «la fusione è un’opportunità se mantiene livelli occupazionali». Più
scettico il segretario torinese della Fiom, Edi Lazzi, che la definisce «una
fusione rischiosa» perché «è chiaro che il pacchetto di controllo è in mano alla
sponda francese».
Fca-Psa, Lo Russo e Carretta (Pd): “Una grande opportunità per Torino e per l’Italia”
Stefano Lo Russo, capogruppo del Pd in consiglio comunale
a Torino e Mimmo Carretta, segretario Metropolitano dei Dem
commentano la fusione tra Fca-Psa: «Una notizia che fa ben sperare per lo
sviluppo e l’ampliamento del settore automobilistico a livello torinese. Un
gruppo industriale che sarà sicuramente ancora più competitivo a livello
mondiale».
«Ma non per questo – sottolineano Lo Russo e Carretta –
bisogna dimenticare il nostro territorio e la crisi che in questi anni ha
dovuto affrontare proprio in questo comparto strategico. Un settore quello
automobilistico e del suo indotto su cui è fondamentale continuare ad investire
e scommettere per il futuro con una strategia di politica industriale di
innovazione anche a livello nazionale».
«Una fusione che può davvero rafforzare innovazione, crescita, sviluppo
e occupazione a Torino e in Piemonte».
Fca-Psa, Laus (Pd): “Una fusione competitiva”
Mauro Laus, senatore del Partito Democratico, esprime soddisfazione per la
fusione tra Fca e Psa.
Per l’esponente dei Den si tratta di scelta strategica per riuscire ad
affermarsi nel settore automobilistico: “La fusione di Fca e Psa non può che
lasciarmi soddisfatto perchè darà vita al quarto gruppo mondiale nel settore
delle auto”, dice Laus.
“Un gruppo che avrà dimensioni e risorse tali da poter competere e
affermarsi sempre di più in un’industria che in continua evoluzione. Sono certo
si tratti di una fusione che aprirà scenari positivi anche per l’utilizzo delle
tecnologie e per i livelli occupazionali”, conclude Laus.
Fusione FCA – PSA, Appendino: “Tutelare investimenti e occupazione”
La sindaca di Torino, Chiara Appendino,
in relazione all’annuncio della fusione tra i due gruppi automobilistici
FCA e PSA: « L’amministrazione comunale
sta seguendo con grande attenzione quanto sta avvenendo».
Appendino, che già ha interpellato i vertici del colosso automobilistico
torinese, ha aggiunto: « Vogliano conoscere quali effetti avrà il progetto
di fusione per i siti produttivi presenti in città, e nell’area metropolitana
del capoluogo piemontese, e per assicurarsi che vengano tutelati gli
investimenti, i livelli occupazionali e che si prosegua nella realizzazione di
progetti innovativi e molto importanti per il sistema economico locale e
nazionale, come quello che riguarda l’hub torinese della mobilità elettrica che
ho avuto recentemente l’occasione di vedere di persona a Mirafiori insieme al
premier Conte durante la sua visita nella nostra città».
Sganga M5s fuori dal coro: “La fusione Fiat-Peugeot non sarà un pranzo di gala”
a oggi Fca non ha
ancora chiarito i suoi progetti in Sala Rossa e al consiglio regionale
piemontese, come più volte chiesto.
Spiega Sganga: «I vertici delle due imprese promettono “nessuna
chiusura di impianti” e non nessun licenziamento.
Aggiunge: «Quasi la metà della produzione Peugeot è in Europa e questo
crea una inevitabile sovrapposizione con gli stabilimenti italiani. Torino non
può e non deve subire l’ennesima delocalizzazione, né permettere che si abbatta
sulla città l’ennesima cassa integrazione senza prospettiva».
L’impresa, seppure privata, ha spesso socializzato le perdite (vedere
come sono state gestite le crisi cicliche e sistemiche) e privatizzato gli
utili. Il mio timore è che questo si ripeta anche questa volta».
Fusione Fca-Peugeot, l'ok di Cirio: "Si crea lavoro, non come con il Reddito di Cittadinanza"
"Le mie valutazione erano positive quando si era arenata la trattativa e
sono positive oggi. Questo serve per rafforzare FCA e serve per creare il terzo
colosso al mondo nella costruzione delle automobili e non dimenticando che una
delle due gambe rimane ben ancorata nel nostro Piemonte", commenta Cirio che poi
continua, "Sia gli investimenti sull'elettrico, sia
quelli sulla Maserati sono ampiamente confermati per cui il piano di piena
occupazione degli impianti piemontesi e sicuramente garantito da questo nuovo
accordo".
Torino per il Presidente della Regione Piemonte potrebbe diventare il polo
dell'elettrico aprendo così alla possibilità di creare a Mirafiori auto non solo
di tradizione FCA, ma anche di Peugeot e Opel. Credo che il Governo debba creare le condizioni per chi volesse lavorare in Italia per
poter continuare a farlo e per poter continuare a investire, perché i posti di
lavoro si creano attraverso le fusioni e attraverso le azioni sul mercato, non
attraverso i redditi di cittadinanza".
Preoccupazione invece da parte di Vincenzo Ilotte, Presidente della Camera
di Commercio di Torino: "Se è un'operazione che farà in modo che si sposti il
baricentro tra Detroit e Parigi per noi sarà negativo, se invece si riesce ad
avere almeno un triumvirato questo potrà essere positivo. Torino potrà essere il
centro di sviluppo di una serie di prodotti di alta gamma".
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