giovedì 8 novembre 2018

pc 8 novembre - SCATENIAMO LA FURIA RIVOLUZIONARIA DELLE DONNE CONTRO IL GOVERNO FASCIO-RAZZISTA-SESSISTA, CONTRO L'INTERO SISTEMA BORGHESE

La fase politica attuale che vede il governo Salvini/Di Maio, il fascio populismo al potere, cambia la sostanza delle cose, e questo chiama ad attrezzarci e organizzarci adeguatamente per combatterlo.
Un governo che già alle sue prime battute è tornato sull’attacco al diritto d’aborto, ha espresso il “moderno medioevo” della centralità della “sacra famiglia” e le concezioni e interventi reazionari e oppressivi intorno ad essa. 
Il fascismo, il razzismo sono una legittimazione del sessismo che inevitabilmente ha come conseguenza il potenziamento delle violenze sessuali, dei femminicidi, aggressioni omofobe, verso cui le soluzioni legislative repressive sono peggiori del male (vedi “pacchetto sicurezza”), perchè sono repressive soprattutto della libertà, dei diritti, delle lotte di noi donne. Ci vogliono irregimentare secondo la concezione “Dio, patria, famiglia”. 
Un governo che ha il suo principale collante nella lotta ai migranti, che in pochi mesi ha già portato alla morte decine e decine di migranti, di nostre sorelle, di bambini o ha fatto tornare nei lager delle torture e degli stupri, è un governo disumano, illegittimo.
Un governo che ha messo come ministro della famiglia il fascista antiabortista Fontana che dichiara: “Le donne non fanno abbastanza figli, è ora di farli, basta figli delle migranti che hanno “invaso” l’Italia”; un parlamento che vede un misero Pillon che vuole di fatto cancellare il divorzio per legare ancora di più alle catene le donne.
Tante donne in Italia sono colpite sul piano del lavoro e del salario. Con il "decreto dignità" ora neanche i posti di lavoro precari, a tempo determinato, spesso unici posti di lavoro per le donne, restano; le aziende licenziano e prendono bellamente altre, tanto nessun Di Maio glielo impedisce
; mentre continuano ad aumentare i licenziamenti, la cassa integrazione delle operaie a tempo indeterminato, insieme alla pesantezza delle condizioni di lavoro e all'aumento di discriminazioni odiose, sessuali, razziste sulla maternità, sul lavoro e per trovare lavoro - un esempio lampante è la condizione delle operaie della Montello; nello stesso tempo, anche la futura "riforma delle pensioni" di Lega/M5S, non cambierà nulla per le lavoratrici, continueranno a non poter andare prima in pensione non riconoscendole il doppio lavoro.
Per non parlare dell'imbroglio del "reddito di cittadinanza", che se e quando verrà varato lo riceveranno pochissime donne, che per giunta dovranno lavorare gratis e assoggettarsi a un controllo indegno anche su come spenderanno quei quattro soldi. Tutto questo non farà che aumentare la dipendenza economica che per la maggioranza delle donne significa subordinazione all'uomo, oppressione, violenza in famiglia.
Il carico della mancanza di servizi sociali, dell'assistenza pesa come un macigno insopportabile per le donne, incatenate in un lavoro domestico degradante. Tante energie vive, intellettuali di ragazze, studentesse sono umiliate in un futuro mortificante.

Questo governo fascio-populista ora strumentalizza in maniera sciacallesca gli stupri, i femminicidi - come schifosamente ha fatto Salvini sul corpo di Desirée - le violenze sessuali, per aumentare la repressione contro i migranti, per occupare le città con le forze dell'ordine - che spesso sono loro stessi gli autori maledetti di stupri - varando provvedimenti di controllo, per divieti, desertificazione degli spazi sociali, dei luoghi di socializzazione, ecc.. - che sono l'altra faccia della violenza sessuale contro le donne. 

Ma il grande movimento delle donne è stata la prima opposizione alla nascita di questo governo fascista-razzista-sessista, ed oggi è sempre in prima fila nelle mobilitazioni antirazziste e antifasciste, contro i tentativi di far tornare indietro i diritti delle donne. 
Le lavoratrici, precarie non hanno mai smesso di lottare, prima contro le odiose politiche di attacco al lavoro e alle nostre condizioni di vita dei governi Renzi/Gentiloni, ora contro questo governo Lega/M5S.

La ribellione, la lotta delle donne deve essere sempre più uno dei principali "pericoli" di questo governo fascio-razzista-sessista, di questo Stato borghese, dei padroni, degli "uomini che odiano le donne".
Organizziamoci per scatenare la furia rivoluzionaria delle donne!

Se l’attacco contro noi donne è complessivo, la nostra lotta non può che essere complessiva, per  rovesciare con la rivoluzione proletaria, insieme a tutti gli sfruttati e oppressi, questo sistema dalla terra al cielo. 
Le donne quando lottano portano nella lotta inevitabilmente tutta la loro condizione di doppio sfruttamento e oppressione, e per questo portano una spinta a lottare con più forza, portano “una marcia in più”, che arricchisce e dà forza all'insieme della lotta proletaria, per una nuova società, una società socialista.  

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