mercoledì 7 novembre 2018

pc 7 novembre - Montello: parlano le 17 operaie in lotta "BASTA RICATTI, VOGLIAMO IL LAVORO MA CON I DIRITTI"


dopo oltre 1 mese di lotta 

NON si ferma la mobilitazione delle operaie.
Dopo le iniziative per rompere il muro di silenzio della stampa locale, ieri riuscito volantinaggio alla Montello
 solidarietà dalle compagne di lavoro al cambio turno

TUTTI UNITI, SOLIDARIETÀ PER 17 AL LAVORO SUBITO
Le 17 operaie che sono state lasciate fuori dalla cooperativa stanno lottando con lo Slai Cobas per il lavoro con i diritti per tutti. Per il posto di lavoro fisso alla Montello, per la mezz’ora di mensa, 8 ore pagate 8 ore, per una paga giusta. Per il rispetto della salute e della persona. Questo fa paura alla cooperativa, fa paura alla Montello. Sono loro che hanno paura e stanno usando tutte le strade e le persone per dividere le operaie, per rompere il gruppo e il sindacato Slai Cobas. Fa paura anche alla Cgil. TUTTE LE 17 VOGLIONO IL LAVORO. Tutte le 17 devono entrare è scritto nell’accordo di cambio appalto firmato dalla Cgil e dai suoi delegati. É la legge. Devono entrare subito, deve essere pagato anche il mese di ottobre. Chi dice, accordo senza sindacato per 1000 euro e tornare al lavoro se viene tolta la causa e firmato per cancellare tutto quello che c’è dietro con tutte le cooperative e tutto quello che c’è dietro con Montello, fa un ricatto contro la legge, fa un imbroglio a tutte le operaie che perdono tutta la loro forza. E domani saranno sole. Lo Slai Cobas dice: operai si, schiavi no. Restiamo uniti e forti per un accordo con il sindacato buono per tutti.






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