«L’acquisto dei Bagni Lido fu finanziato con i milioni riciclati dall’arcivescovo»
Genova - Servirono a finanziare l’acquisto dei Bagni
Lido, i soldi del presunto riciclaggio internazionale.
Ne sono convinti gli inquirenti, che si occupano dell’inchiesta (rivelata dal
Secolo XIX)
sull’arcivescovo genovese Ettore Balestrero, “vice” di Tarcisio
Bertone quando questi era segretario di Stato, dal 2013 nunzio apostolico in
Colombia e destinato ad assumere formalmente il
medesimo ruolo in Congo dove si trova da alcuni mesi, indagato insieme al fratello Guido e al padre Gerolamo, gli ultimi due titolari della Balestrero 61, nota azienda con base nel capoluogo ligure e specializzata nell’import-export di carne. La Procura di Genova accusa i Balestrero d’aver fatto rientrare in Italia, attraverso un giro di conti ai Caraibi e in Svizzera riconducibili al religioso, le plusvalenze realizzate in nero a fine Anni 90 grazie a un contrabbando tra Argentina e Spagna, per il quale Guido e Gerolamo patteggiarono.
medesimo ruolo in Congo dove si trova da alcuni mesi, indagato insieme al fratello Guido e al padre Gerolamo, gli ultimi due titolari della Balestrero 61, nota azienda con base nel capoluogo ligure e specializzata nell’import-export di carne. La Procura di Genova accusa i Balestrero d’aver fatto rientrare in Italia, attraverso un giro di conti ai Caraibi e in Svizzera riconducibili al religioso, le plusvalenze realizzate in nero a fine Anni 90 grazie a un contrabbando tra Argentina e Spagna, per il quale Guido e Gerolamo patteggiarono.
La tempistica della nuova operazione, sempre agli occhi di chi
indaga, doveva consentire a Guido d’incamerare la liquidità necessaria per
partecipare alla cordata che ha rilevato la proprietà dello storico stabilimento
di corso Italia - uno dei più grandi d’Europa - e quest’aspetto rappresenta uno
specifico filone d’accertamento.
Il collegamento con l’affaire Lido, al centro
in passato d’una lunga contesa giudiziaria fra la vecchia proprietà e
l’impresario Mario Corica che voleva trasformarlo nella propaggine marina
dell’Expo milanese 2015, non è l’unico aggiornamento di rilievo. Oggi si scopre
qualcosa in più sulle “confidenze” che Ettore Balestrero fece a uno dei suoi
mentori, il cardinale genovese Mauro Piacenza, ex prefetto della Congregazione
per il clero e oggi penitenziere maggiore del Vaticano, in pratica il vertice
del tribunale ecclesiastico.
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