fai girare e partecipa
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CACCIAMO
FASCISTI e RAZZISTI FUORI dalla STORIA!
Corteo a Milano
sabato 10 febbraio concentramento ore 15,30 Piazza
Oberdan
La
tentata strage di Macerata ad opera di un militante leghista/fascista è
purtroppo solo l’ennesimo sintomo di una sottocultura violenta propugnatrice di
odio e superiorità razziale sempre più diffusa in tutta Europa e in Italia.
Un vento nero che, nelle sue diverse gradazioni, è oggi purtroppo diventato
assolutamente trasversale nel corpo della società.
La
crisi del sistema produttivo capitalista ha attaccato livelli occupazionali e
qualità della vita distruggendo “sicurezze” e stabilità salariale, ha gettato
nella povertà milioni di lavoratori, disoccupati e pensionati, mentre le
politiche economiche neoliberiste hanno
divaricato la forbice tra ricchezza e povertà, causando una devastazione e un imbarbarimento dei rapporti umani e sociali anche tra le classi subordinate che vivono più direttamente le contraddizioni di una società in crisi e nel più completo sbandamento culturale.
divaricato la forbice tra ricchezza e povertà, causando una devastazione e un imbarbarimento dei rapporti umani e sociali anche tra le classi subordinate che vivono più direttamente le contraddizioni di una società in crisi e nel più completo sbandamento culturale.
Un imbarbarimento che non si esplicita solo nel continuo
individuare lo straniero quale facile capo espiatorio di ogni problema e
regressione sociale, ma anche nell’assoluto silenzio nel dibattito pubblico e
politico di quali siano le reali cause del progressivo impoverimento delle
classi medie e meno abbienti.
Di quali siano i reali colpevoli di salari sempre più bassi,
divorati dal profitto, e di condizioni di vita che tanto nelle periferie delle
luccicanti metropoli capitaliste quanto della provincia più profonda
assomigliano sempre più a panorami da Grande Depressione.
Di chi sfrutta, per biechi calcoli elettorali o per un punto
percentuale in più di audience, il disagio e una paura più percepita che reale,
per ripetere ricette da ventennio fascista o soluzioni economiche buone solo per
borghesia e speculatori (dalla flat tax alle detassazioni e decontribuzioni).
Di chi ha contribuito, accodandosi alla Turco-Napolitano e
Bossi-Fini, a emanare leggi ancor più discriminatorie e razziste che
costringono la visuale di un fenomeno epocale come le migrazioni in un
falso problema sicuritario. Gli stessi che hanno demandato il lavoro sporco
ai torturatori delle carceri libiche, che hanno pagato il terrorista Erdogan per
fermare i profughi siriani e afgani, che inviano truppe e soldati in Niger per
tentare di fermare all’origine i flussi di persone in cerca di un
riscatto.
Assolutamente
silenziato è l’attacco alle garanzie e alle tutele, sottotraccia la guerra di
classe scagliata dal padronato per massimizzare i profitti e socializzare le
perdite di una crisi senza vie d’uscita. Perdite che si traducono in
privatizzazioni e tagli alla sanità e ai servizi sociali, agli investimenti per
l’edilizia popolare, al trasporto urbano. Insomma, è ormai tracimato e sta
diventando egemone un discorso culturale (meglio, subculturale) prima che
politico per cui chi scappa da miseria, carestie, guerre imperialiste, ecc.
viene accusato di essere manovrato per un’asserita e incredibilmente falsa
operazione di sostituzione etnica. E quindi possibile bersaglio di
propaganda negativa, di discriminazione fino all’aggressione
fisica.
Ma
tutto ciò ha un solo nome : RAZZISMO FASCISTA!
Perché
chi parla con malcelata ipocrisia di problemi d’integrazione lo fa avendo in
mente un fine diverso e antitetico che si chiama ASSIMILAZIONE e
SOTTOMISSIONE, e cioè che ad ogni uomo o donna che sia costretto o costretta
ad emigrare con ogni mezzo e venga in Italia è concesso di portare con sé solo
il folclore colorato del paese d'origine e accettare di essere ridotto a forza
lavoro utile per i lavori più umili, di essere trattato come schiavo,
subordinato alla magnanimità o al paternalismo del padrone di turno che ne
decide le complessive condizioni di vita.
Se
poi questi uomini e queste donne iniziano a rivendicare diritti e tutele,
l’unica risposta è la ritorsione e la repressione, l’internamento e
l’espulsione, il ricatto e i licenziamenti, come purtroppo troppo spesso accade
nei magazzini della logistica dove sono impiegati per lo più lavoratori
provenienti da altri paesi.
Il
paradigma neoliberista lavoro in cambio di diritti (già sempre più
risicati), che i lavoratori italiani devono quotidianamente subire, è
elevato all'ennesima potenza per i lavoratori immigrati, che incarnano
plasticamente e sono paradigma dell’aspirazione del capitalismo: donne e uomini,
lavoratori e lavoratrici, proletari e proletarie ridotti al ruolo di merci in
vendita sugli scaffali del modo di produzione capitalista, da usare per il tempo
necessario e poi gettare.
L’avanzare del protezionismo economico, l’affermazione di un
becero nazionalismo quale speranza di sopravvivenza alla crisi (che oltretutto
crea i presupposti per una corsa agli armamenti in vista di un possibile
conflitto intercapitalista), la propugnata difesa delle frontiere
“dall’invasione dello straniero”, naturalmente solo quello povero e di un
colore diverso dal bianco, anni di revisionismo storico e
accettazione di linguaggi e comportamenti
oggettivamente ingiustificabili per chi dice di rifarsi alla stessa
costituzione, l’islamofobia urlata impunemente e pubblicamente dai giornali del
centro-destra, hanno prodotto un clima irrespirabile dove è normale prevaricare
il “diverso”. E ha creato un contesto in cui la tentata strage di Macerata trova
una sua legittimata collocazione naturale e, in quanto tale, sminuita e difesa
con orgoglio dalle organizzazioni più dichiaratamente xenofobe e razziste come
Lega/Casapound/Forza Nuova.
Su
queste basi parteciperemo e invitiamo tutti e tutte a esserci al corteo di
sabato convinti però che questo contesto richieda una risposta di lunga
durata che superi il solidarismo per trasformarsi in solidarietà di
classe e intaccare alla radice le cause del razzismo: il sistema economico
capitalista che produce sfruttamento. barbarie e isolamento
sociale.
Lotta
di classe contro fascismo e razzismo! Fermiamo fascisti e razzisti
servi del potere!
Sabato 10 febbraio corteo a Milano con concentramento in Piazza Oberdan
ore 15,30.
I compagni e le compagne del Csa
Vittoria
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