Archivio
Primo Moroni- Calusca City Lights - c.s.o.a Cox 18
via
Conchetta, 18 Milano (M2 Romolo-Bus 90/91-47 tram 3)
Mercoledì 14
febbraio 2018 ore 20.30
a cura del
Centro di documentazione contro la guerra
relazione
- discussione su:
L'altra faccia del terrorismo
LA
GUERRA DEI DRONI
La
guerra dei droni in Waziristan. Elementi di riflessione sulle incursioni
americane in Pakistan, elementi di controinformazione sull'attacco militare.
Essenzialmente far conoscere l'esistenza di queste operazioni e il ruolo
dell'amministrazione Obama che ha spinto al massimo l'utilizzo dei droni per
spiegare questa forma di terrorismo di stato occidentale e le potenzialità dei
droni nel contesto attuale.
Nel corso
dell’iniziativa:
Verrà proposto
il Quiz “SEI SULLA LISTA?”,
per verificare se avete i requisiti per essere inseriti nella “KILL LIST”,
l'elenco delle persone da uccidere, obiettivo dei droni USA.
Sarà proiettato
il breve filmato “SLAUGHTERBOTS”
per aiutarvi a sviluppare la vostra insonnia grazie al volo dei
droni massacratori.
Il nemico
non è, no non è oltre la tua frontiera;
il nemico
non è, no non è oltre la tua trincea
(Enzo
Jannacci)
Terrorismo di stato, terrorismo, terrore … guerra
insomma!
Un ciclo di
incontri sulla guerra che è già in corso. Una guerra negata e mascherata, che inchioda
quote sempre più vaste dell’umanità al terrore, al razzismo, al nazionalismo, alla subordinazione alle politiche del “proprio” capitalismo.
quote sempre più vaste dell’umanità al terrore, al razzismo, al nazionalismo, alla subordinazione alle politiche del “proprio” capitalismo.
Una guerra che viene alimentata dalla crisi generale del
capitalismo, che è una “continuazione con altri mezzi” della guerra sociale
che, nelle
metropoli, precarizza le condizioni di vita generando disastri
sociali, e,
nelle aree “arretrate”, blocca la riproduzione economica generando flussi migratori “biblici” di
essere umani che cercano così di sfuggire alla guerra e/o alla
fame.
Un ciclo di incontri che, partendo dal presupposto
irrinunciabile della scelta di schierarsi innanzitutto contro il “proprio”
capitalismo, non vuole semplicemente
evidenziarne la barbarie, ma mettere in luce le contraddizioni che le
operazioni belliche italiane in Medioriente ed in Africa producono tanto nelle
aree oggetto di attacco (in Afghanistan, in Iraq, in Libia e in Niger,
sul Mediterraneo.. ), che nel fronte interno.
Un ciclo di incontri aperti, di confronto, per contribuire a
contrastare l’assuefazione e la digestione della guerra sempre più diffuse, per
fornire elementi
di analisi, di conoscenza, di controinformazione, che favoriscano l’autonomia di classe e
aiutino a non schierarsi con questo o quello dei contendenti
delle guerre in corso, primattore o comparsa che
sia.
Il capitalismo dei nostri giorni, attraverso una crisi
strutturale, produce sempre più l’insorgere di conflitti locali tramite milizie
ed eserciti di
volta in volta sostenuti dai governi occidentali coalizzati o tra
loro confliggenti.
Conoscere per capire col fine di non rendergliela tanto
semplice.
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