giovedì 8 febbraio 2018

pc 8 febbraio - Partecipare a tutte le iniziative contro la guerra imperialista

Archivio Primo Moroni- Calusca City Lights - c.s.o.a Cox 18
via Conchetta, 18 Milano (M2 Romolo-Bus 90/91-47 tram 3)
Mercoledì 14 febbraio 2018 ore 20.30

a cura del Centro di documentazione contro la guerra
relazione - discussione su:

L'altra faccia del terrorismo
LA GUERRA DEI DRONI
La guerra dei droni in Waziristan. Elementi di riflessione sulle incursioni americane in Pakistan, elementi di controinformazione sull'attacco militare. Essenzialmente far conoscere l'esistenza di queste operazioni e il ruolo dell'amministrazione Obama che ha spinto al massimo l'utilizzo dei droni per spiegare questa forma di terrorismo di stato occidentale e le potenzialità dei droni nel contesto attuale.

Nel corso dell’iniziativa:
Verrà proposto il Quiz “SEI SULLA LISTA?”, per verificare se avete i requisiti per essere inseriti nella “KILL LIST”, l'elenco delle persone da uccidere, obiettivo dei droni USA.
Sarà proiettato il breve filmato “SLAUGHTERBOTS” per aiutarvi a sviluppare la vostra insonnia grazie al volo dei droni massacratori.

Il nemico non è, no non è oltre la tua frontiera;
il nemico non è, no non è oltre la tua trincea
(Enzo Jannacci)

Terrorismo di stato, terrorismo, terrore … guerra insomma!

Un ciclo di incontri sulla guerra che è già in corso. Una guerra negata e mascherata, che inchioda
quote sempre più vaste dell’umanità al terrore, al razzismo, al nazionalismo, alla subordinazione alle politiche del “proprio” capitalismo.

Una guerra che viene alimentata dalla crisi generale del capitalismo, che è una “continuazione con altri mezzi” della guerra sociale che, nelle metropoli, precarizza le condizioni di vita generando disastri sociali, e, nelle aree “arretrate”, blocca la riproduzione economica generando flussi migratori “biblici” di essere umani che cercano così di sfuggire alla guerra e/o alla fame.

Un ciclo di incontri che, partendo dal presupposto irrinunciabile della scelta di schierarsi innanzitutto contro il “proprio” capitalismo, non vuole semplicemente evidenziarne la barbarie, ma mettere in luce le contraddizioni che le operazioni belliche italiane in Medioriente ed in Africa producono tanto nelle aree oggetto di attacco (in Afghanistan, in Iraq, in Libia e in Niger, sul Mediterraneo.. ), che nel fronte interno.

Un ciclo di incontri aperti, di confronto, per contribuire a contrastare l’assuefazione e la digestione della guerra sempre più diffuse, per fornire elementi di analisi, di conoscenza, di controinformazione, che favoriscano l’autonomia di classe e aiutino a non schierarsi con questo o quello dei contendenti delle guerre in corso, primattore o comparsa che sia.

Il capitalismo dei nostri giorni, attraverso una crisi strutturale, produce sempre più l’insorgere di conflitti locali tramite milizie ed eserciti di volta in volta sostenuti dai governi occidentali coalizzati o tra loro confliggenti.

Conoscere per capire col fine di non rendergliela tanto semplice.

Nessun commento:

Posta un commento