Anche in Sicilia la lista
elettorale Potere al popolo è riuscita a raccogliere le firme per la
presentazione alle elezioni nazionali che si terranno il 4 marzo.
Potere al popolo invita naturalmente ad andare a votare. E questo avviene in Sicilia! dove le masse per protesta non votano più, dove c’è il
record di astensione, proprio contro quelle “istituzioni”… Ma quale lungimiranza politica, ma che
bella sintonia con le “masse popolari”!
Ma da chi è formata questa lista
in Sicilia? A parte qualche studente, e qualche altro “perfetto sconosciuto”,
gli altri candidati sono “attivisti reduci sia dall'esperienza di Sinistra Comune
alle amministrative di giugno sia da quella della lista Cento passi di Claudio
Fava alla Regionali. Ma ha imbarcato anche sindacalisti della Cgil, lavoratori
dei call center, studenti universitari, insegnanti precari.” E ancora una bella
imbarcata di Rifondazione Comunista, un giovane del Partito Comunista di Rizzo,
un militante della Rete dei Comunisti, qualche insegnante proveniente dal mondo
cattolico, qualche cobas scuola, qualche ex Sel… come riporta un articolo del
quotidiano La Repubblica.
Ecco “reduci” è la parola che più
si addice a questi candidati, non tanto per l’età o la lunga “militanza”
politica, spesso nelle più svariate formazioni, ma quanto per le posizioni sempre riformiste, per fare qualche
esempio da Pietro Milazzo a Davide Ficarra, per non parlare del
“dirigente nazionale di Rifondazione Comunista, Frank Ferlisi! e spesso, per alcuni di essi, al rimorchio del “sempre sindaco” Orlando.
“dirigente nazionale di Rifondazione Comunista, Frank Ferlisi! e spesso, per alcuni di essi, al rimorchio del “sempre sindaco” Orlando.
Questa variegata mistura
candidata alle elezioni è guidata dalla seguente “logica”: «L'obiettivo — spiega
il portavoce Angelo Candiloro, lavoratore dei call center e dirigente Cgil con
un passato in Rifondazione e Sel — non è tanto ottenere un seggio in
Parlamento…”; e allora, perché vi candidate alle elezioni??? Qui, o si tratta di
mettere le mani avanti per la consapevolezza dell’impossibilità di ottenere
alcunché alle prossime elezioni o di pura chiacchiera per apparire
“disinteressati”; crediamo sia proprio quest’ultimo il punto!
Ma vediamo cosa dice il candidato
rispetto all’obiettivo: “… quanto costruire
un progetto di cambiamento del Paese. Le elezioni sono solo l'occasione per
farci conoscere…”.
“Costruire un progetto di
cambiamento del Paese” è un obbiettivo abbastanza impegnativo! Non c’era certo
bisogno di aspettare le elezioni (ce ne sono sempre e per tutti i gusti!) per
mettersi a “costruire un progetto” e se si legge bene la storia (e sarebbe ora anche
di studiare visto che tra i
candidati ci sono studenti e insegnanti! E tanti che si dicono marxisti!) si
vede che la “trasformazione della società” non si è mai fatta con le elezioni.
E che cosa prevede, tra l’altro,
il programma del “cambiamento”? “Tra le priorità — dicono — c'è l'abolizione
della legge Fornero e la riduzione dell'età pensionabile, ma anche la revisione
della ‘Buona scuola’ di Renzi”. Ma che programma nuovo! Non vi sembra di averlo già sentito tra le tante promesse…???
Poi, se questi candidati si
autodefiniscono “invisibili della nostra società” non è certo con le elezioni
che “si faranno conoscere”. E da chi poi? Ma naturalmente dalle istituzioni!!! «Dalla
piazza — dice Rizzo — vogliamo riportare il conflitto sociale all'attenzione
delle istituzioni».
Le “istituzioni” l’attenzione per
la “piazza” e il “conflitto sociale” ce l’hanno già, tanto che quando questa piazza
si “agita eccessivamente” corrono a “calmarla” a colpi di manganello, denunce,
arresti, torture, ecc. ecc.
Sì, questa lista puzza davvero di
pio desiderio, di impotente eterno riformismo piccolo-borghese! E peggio ancora
di tentativo di legittimare ancora una volta il sistema capitalistico, la
società borghese la cui “bontà” le masse in lotta sperimentano sulla propria
pelle! Masse che sanno bene che quello che conta è la lotta e non il voto!
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