08 Febbraio
2018.
Martedì mattina è stato trovato esangue riverso per
strada il corpo di Muhiyidin Moye, detto d’Baha, 32 enne noto militante del
movimento Black Lives Matter. Stava andando in biciletta nella città del sud
degli Stati Uniti, dove era di passaggio per trovare la sorella, quando è stato
raggiunto da colpi di arma da fuoco alle gambe. Al momento non ci sono
rivendicazioni e la polizia dichiara di non avere piste di indagine. D’Baha era
da anni protagonista delle proteste del movimento, ed era noto per le
manifestazioni al fianco della famiglia di Walter Scott, ragazzo nero disarmato
ucciso dalla polizia di North Charleston nell’aprile 2015. Quelle contestazioni
provocarono la reazione della destra suprematista, che due mesi dopo, per mano
di Dylann S. Roof, uccise nove neri durante una messa a Charleston. Sempre lì
vicino d’Baha aveva preso parte attiva alle prosteste contro il Muslim Ban di
Trump. Ma era salito all’onor delle cronache nazionali soprattutto per essere
stato ripreso mentre provava a strappare una bandiera
Confederale durante una manifestazione dei suprematisti bianchi, atto che gli
costò l’arresto ma anche una attenzione mediatica che gli consentì di lanciare
sui media il suo messaggio contro la diseguaglianza razziale negli Stati Uniti.
“L’ho fatto per far capire a quei soggetti che cosa significa incontrare una
vera resistenza, cosa vuol dire incontrare persone che non hanno paura”. Che la
terra ti sia lieve, d’Baha.
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