stralci
"...l’intervento del
Coordinatore Provinciale partendo dalla concezione del sindacato come corrente
che si batte per la costruzione del sindacato di classe che si pone al servizio
della lotta più generale rivoluzionaria dei proletari in funzione della presa
del potere operaio e proletario.
La lotta del sindacato nell’immediato
è la difesa dei lavoratori, ma ciò che viene strappato ai padroni, conquistato
ora con la lotta, il sistema il giorno dopo lo toglie. In questo senso solo la
lotta sindacale non è sufficiente e non basta né si può scambiare la lotta
sindacale anche se è di classe con la lotta politica di classe…
Il nostro sindacato si distingue dagli altri (esempio degli altri sindacati che fuggono con la cassa), ma spesso viene scelto dai lavoratori come ultima spiaggia, perché prima i lavoratori fanno esperienza con altri sindacati, quando sbattono la faccia al muro arrivano da noi… seguiamo sempre le lotte o le situazioni lavorative, anche quando non abbiamo iscritti, perché sono importanti per la classe (esempio la questione ex Fiat o Fincantieri), perché è giusto, corretto e onesto dare sempre le indicazioni, la linea di classe agli operai, lavoratori senza ingannarli… se una lotta non è possibile i lavoratori non si illudono con false promesse…
Il nostro sindacato si distingue dagli altri (esempio degli altri sindacati che fuggono con la cassa), ma spesso viene scelto dai lavoratori come ultima spiaggia, perché prima i lavoratori fanno esperienza con altri sindacati, quando sbattono la faccia al muro arrivano da noi… seguiamo sempre le lotte o le situazioni lavorative, anche quando non abbiamo iscritti, perché sono importanti per la classe (esempio la questione ex Fiat o Fincantieri), perché è giusto, corretto e onesto dare sempre le indicazioni, la linea di classe agli operai, lavoratori senza ingannarli… se una lotta non è possibile i lavoratori non si illudono con false promesse…
Quest’anno ci sono le elezioni, ce ne
occupiamo e prendiamo posizione attiva come Slai, l’astensionismo è in aumento
nelle file degli operai e i sondaggi dicono che sono il 50% gli astensionisti,
il primo “partito”, a cui dare voce e organizzazione e il sindacato in questo
deve fare anche la sua parte…"
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