Firenze Antifascista sulla giornata del 14 febbraio
Sabato 14 febbraio al
Piazzale Michelangelo a Firenze è andata in scena una pantomima di Fratelli
d'Italia, Casa Pound e Lega Nord uniti nel ricordo dei cosiddetti “martiri delle
foibe”: ancora una volta il tentativo è stato quello di stravolgere la storia e
decontestualizzare quanto accadde sul confine orientale con l'unico scopo di
riabilitare il fascismo. Non più di un centinaio di persone si sono concentrate,
chiuse all'intero di una porzione del piazzale completamente transennato e
circondato a sua volta da Polizia, Carabinieri e Finanza che in forze si sono
schierate fino alla zona sottostante da Gavinana a tutto il lungarno. Un
dispiegamento di forze che non ha risparmiato neanche il quartiere di Coverciano
dove il fondo che dovrebbe ospitare la nuova sede di Casa Pound era presidiato
addirittura dalla sera prima con camionette, defender, agenti in assetto
antisommossa e della Digos. Tutto questo la dice lunga su come il loro peso
militante e la loro capacità di mobilitazione sarebbe irrisoria se non fosse
controbilanciato dagli apparati dello Stato che consentono loro di manifestare e
difendono i loro covi: in due parole agibilità e impunità! Negli anni passati
gli antifascisti hanno sempre deciso di opporsi con manifestazioni di piazza che
numericamente e qualitativamente hanno sempre dimostrato un'alta capacità di
mobilitazione. Quest'anno invece la scelta è stata un'altra. Ben più importante
era valorizzare la festa del Carnevale Antifascista promossa dall'assemblea di
quartiere che a Coverciano è nata per iniziativa dei residenti contro l'apertura
della nuova sede di Casa Pound, che ha visto la partecipazione di tantissime
famiglie che abitano proprio il quartiere e dove sono state raccolte ancora
decine di firme proprio contro l'apertura di quel fondo. Inutile poi sarebbe
stato rincorrerli in quella parte di città che ospita le ville e le residenze
della borghesia e dell'aristocrazia fiorentina e dove il nostro referente,
lavoratori e proletari, sono completamente assenti. Ma allo stesso modo non
potevamo lasciare che la loro iniziativa filasse liscia. Senza proclami pubblici
una cinquantina di antifascisti si sono dati appuntamento sul lungarno, davanti
alla Biblioteca Nazionale, esattamente sotto al Piazzale perchè fosse visibile
anche ai fascisti il messaggio che volevamo lanciare.
Uno striscione di quaranta
metri, srotolato sulla spalletta dell'Arno diceva:
NOI NON SCORDIAMO.
FASCISTI
ASSASSINI.
DAX VIVE, EMILIO RESISTI!
Firenze Antifascista
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