venerdì 20 febbraio 2015

pc 20 febbraio - Renzi minaccia "pronti a tutto" se il 1° maggio non si lavora... la sfida va raccolta!

Lo ha giurato Renzi per nome dei padroni, lo ha fatto Mussolini per conto dei padroni, lo ha dimostrato Scelba per mano dei padroni e della mafia. "Pronti a tutto" è la risposta necessaria che i lavoratori devono opporre al fascismo padronale, al jobs act, al decreto salva-Riva, alla guerra imperialista, a questo stato/governo moderno fascista. "Pronti a tutto!", a cominciare dallo SCIOPERO GENERALE. Cos'altro abbiamo da perdere se non le nostre catene?

Renzi, capo del governo davanti a 500 esponenti della ricca società milanese, minaccia misure normative usando l’arma della precettazione per costringere i lavoratori della scala di Milano a lavorare il Primo Maggio.
Ma il primo maggio è il giorno di apertura dell’EXPO, è il giorno della Turandot alla Scala, la scelta dei lavoratori metterebbe in discussione l’evento. A nulla è valsa la proposta di spostare l’evento al 2 di maggio. Renzi vuol dimostrare ai suoi sostenitori dell’industria e della finanza di poter comandare a bacchetta i lavoratori. “Se c’è una qualche minoranza che pensa di poter bloccare …..sappia che siamo pronti a tutto”.  Il 1 maggio per noi è e rimane una giornata  di lotta e di rivendicazione conquistata a duro prezzo, costata enormi sacrifici alla classe lavoratrice, le 8 ore per tutti i lavoratori nel mondo. Ricordiamo che il 1 maggio venne abolito per legge nel Gennaio del 1922 ma c’era un altro che garantiva agli industriali la sottomissione degli operai, era Mussolini.

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