Con
i loro interventi durante il dibattito di tre giorni sulle
dichiarazioni programmatiche, i deputati di Alba Dorata, in carcere o a
piede libero, hanno reso pubblica la nuova linea dell’organizzazione.
Mentre fino alla vigilia delle elezioni i rappresentanti del partito
neonazista chiedevano il voto dei cittadini di destra, sostenendo che
solo Alba Dorata è in grado di ostacolare la strada di Syriza, adesso si
presentano come sostenitori del nuovo governo e ammiratori maturi di
Syriza e di Alexis Tsipras.
Il primo
esempio della nuova linea è stato il discorso di Ilias Kasidiàris, una
recita sulla legalità e il rispetto delle istituzioni: “Alba Dorata,
rispettando completamente il suo ruolo istituzionale e il mandato del
popolo, in quanto terza forza politica ha dimostrato in questi pochi
giorni di non voler fare un’opposizione sterile”.
Sulla
stessa linea anche il neo-eletto Giorgos Galèos, che non ha esitato a
lusingare il ministro delle Finanze (“stimo il professor Varoufakis, il
ministro, che ha studiato all’estero come me”) e a dichiarare di
identificarsi con le proposte del governo (“queste misure sono giuste e
devono essere implementate”).
Il
“macho” Giannis Lagòs ha espresso il suo messaggio di sostegno al
governo: “Noi siamo qui e aspettiamo che venga implementato quanto ha
dichiarato il primo ministro e aspettiamo la punizione esemplare di
tutti. Quindi, iniziamo a controllare tutti i grandi debitori. Anche noi
siamo insieme a lui in questa lotta contro i proprietari dei canali
televisivi, contro tutti coloro che hanno imposto dei mutui impossibili e
sfruttato il popolo greco”.
Anche
Giorgos Germanis, detto “Keàdas” (baratro, n.d.t), è stato tutto parole
dolci: “Voglio credere che il governo attuale di Syriza e Greci
Indipendenti possa restaurare la legalità e l’ordine nel parlamento
greco, verso il suo normale funzionamento “.
Ilias
Panagiotaros è arrivato al punto di dire “date la nazionalità, non la
cittadinanza” ai migranti. Nikos Michos ha accusato Nea Dimokratia di
aver “terrorizzato il popolo greco e di aver preso i voti dai vecchi e
da alcuni cani del partito” mentre ha denunciato tutti coloro che si
affrettano a criticare il nuovo governo: “Non li avete ancora visti,
stiamo a sentire delle opinioni diverse, sentiamo quello che hanno da
dire e quello che hanno da fare”.
In
realtà, la nuova linea politica dell’organizzazione ha un obiettivo
diverso: che venga accolta di fatto la sua partecipazione al “blocco
anti-memorandum”, anche se sotto l’egemonia dell’ “anti-nazionalista”
Syriza. Lo ha dichiarato apertamente Pappàs: “Il primo ministro Tsipras
ha molte armi nella sua faretra politica, se vuole veramente realizzare i
desideri del popolo. Non ha solo i voti di Syriza, il 36,34%, ha anche
il 6,28% di Alba Dorata, il 5,47% del Partito Comunista, il 4,75 di
ANEL, ha il 52,84% e una maggioranza anti-memorandum di 194 deputati”.
(stralci da infoaut)
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