La lettera aperta diffusa dagli
antifascisti di Terni:
Chiediamo che tutta la città si
mobiliti per impedire la marcia fascista in occasione delle
commemorazioni per la giornata del Ricordo.
Da quasi un anno la Casa del
Combattente è diventata la sede di una nota associazione
Neo-Fascista di nome Casapound. Questo gruppo di nostalgici ha
l’obbiettivo di accreditarsi presso l’opinione
pubblica cittadina presentandosi come
gruppo di giovani volontari della politica, nascondendo in realtà la
vera essenza di tale “movimento” che a livello nazionale conta su
legami con associazioni Neonaziste, come Alba Dorata in Grecia, o con
politici e imprenditori implicati anche nell’inchiesta “mafia
capitale”, tra cui Carminati (il così detto boss nero) ed
Alemanno, l’ex sindaco di Roma.
Sono noti per la loro intolleranza e le
pratiche di squadrismo. A Terni questi “nuovi” fascisti, oltre ad
aver ottenuto una sede all’interno di un edificio storico della città si sono candidati alle elezioni amministrative 2014 ed ora si stanno preparando alle regionali, camuffando le loro reali spoglie dietro campagne populiste e demagogiche. Vedi distribuzione di pacchi di pasta agli italiani, difesa dei diritti degli animali. Un retorica sull’italianità che non nasconde l’odio sociale e razziale.
aver ottenuto una sede all’interno di un edificio storico della città si sono candidati alle elezioni amministrative 2014 ed ora si stanno preparando alle regionali, camuffando le loro reali spoglie dietro campagne populiste e demagogiche. Vedi distribuzione di pacchi di pasta agli italiani, difesa dei diritti degli animali. Un retorica sull’italianità che non nasconde l’odio sociale e razziale.
Il tutto nell’indifferenza generale
della politica locale, che sembra non voler comprendere il rischio di
una tale presenza in città.
Casapound pur essendo
anticostituzionale ottiene sempre maggiori spazi sociali,
autorizzazioni e disponibilità; a nulla sembrano servire le
normative che ne impedirebbero le rappresentazioni. Normative e
delibere di cui lo stesso comune di Terni si è dotato ma senza darne
poi continuità.
Questa lettera nasce dall’opportunità
di stimolare una riflessione e di richiamare le istituzioni e la
cittadinanza al loro ruolo di presidio del valore antifascista della
Costituzione e delle legalità che sono propri della storia
repubblicana del paese
Ecco chi sono:
– I “bravi ragazzi” di CasaPound
fanno il loro debutto (in società) nel 2008 assaltando con spranghe
e bastoni un corteo di studenti medi (tra i 14 ed i 18 anni) a Roma,
in Piazza Navona. Questa è stata solo la prima delle tante azioni
SQUADRISTE messe in atto da questa organizzazione.
– Nel 2011 sono protagonisti di
un’altra eclatante aggressione ai danni di militanti del PD di
Roma: in una decina hanno lasciato a terra 5 persone a colpi di
cinghie, caschi e bastoni solo perché ritenuti rivali politici.
– Sempre nel 2011 un militante di
CasaPound Firenze, decide di passare dalle parole ai fatti e di dare
il via alla pulizia etnica : il 13 Dicembre uccide due senegalesi,
Samb Modou e Diop Mor, e ne ferisce altri 3, di cui uno rimasto
paralizzato.
– Nel 2012 il Vicepresidente di
Casapound, tale Andrea Antonini, viene indagato dalla procura di Roma
per aver procurato un documento falso al latitante Mario Santafede,
tra i 100 criminali più ricercati d’Italia perché accusato di
spaccio internazionale di droga. La stessa CasaPound è presente con
uno strano progetto di “cooperazione” in Birmania (nel quale
finanzia un nucleo armato): uno dei paesi che insieme a Laos e
Tailandia compone il triangolo d’oro della produzione di Eroina nel
mondo.
– Tra Marzo e Aprile del 2014 Trento
è stata palcoscenico delle SQUADRACCE fasciste di CasaPound. Prima
si sono recati davanti la facoltà di sociologia per dar sfogo al
loro maschilismo con insulti sessisti alle donne presenti. Nei giorni
successivi invece, si sono dedicati a lunghe passeggiate punitive per
il centro città: armati di bastoni e spranghe hanno compiuto ben 4
aggressioni ai danni di giovani ragazzi colpevoli di avere “capelli
troppo lunghi” o di indossare la maglietta “sbagliata” al loro
passaggio.
– Terni. Maggio 2014. CasaPound ha
palesato la sua vera natura. Poco prima del comizio tenuto dal
candidato sindaco Piergiorgio Bonomi, spalleggiato dal
vice-presidente nazionale Simone Di Stefano, circa venti picchiatori
hanno condotto un’azione squadrista all’interno della biblioteca
comunale. I fascisti, fatto il loro ingresso all’interno
dell’edificio, hanno aggredito tre giovani (fra cui due donne),
prima di essere allontanati dal personale della biblioteca. E’
chiaro, quindi, che il numero degli aggrediti poteva essere anche
maggiore.
– Cremona. 18 gennaio 2015. Viene
assalito da circa 50 neofascisti il csa dordoni. All’interno 8
militanti cercano di difendere la struttura. Emilio, compagno storico
del Dordoni viene preso a sprangate e calci in faccia, quando era
ormai inerme a terra. Rimane in coma per settimane, il volto
completamente distrutto, rischia di perdere un occhio ed ha gravi
lesioni interne, soprattutto ai polmoni.
Questi soltanto alcuni episodi, tra i
più eclatanti, rendono chiaro che dove tali organizzazioni vengono
istituzionalmente legittimate si susseguono episodi di “ordinaria”
violenza.
Per questo rivendichiamo e difendiamo
le radici antifasciste e pacifiste della nostra città, chiedendo con
forza che non venga concesso di sfilare per le vie del centro
domenica 15 febbraio. Riteniamo questa una vera e propria
provocazione per la storia di Terni ed anche un pericolo per l’ordine
pubblico, visti i loro precedenti in tutta Italia e ricordando
l’aggressione della bct in occasione della campagna elettorale per
le elezioni amministrative del 2014.
Oggi più che mai si deve continuare a
praticare, come fecero i partigiani sulle montagne intorno alla
conca, e i padri costituenti nel parlamento, l’antifascismo.
Occorre negare una legittimazione che troppo spesso sono le stesse
istituzioni a garantirgli.
Facciamo appello alla sensibilità di
tutti i ternani/e. Invitiamo la cittadinanza a partecipare ad
un’assemblea pubblica presso la Siviera lunedì 9 febbraio alle
21.00 per decidere insieme, quale dovrà essere la risposta
appropriata della Terni antifascista all’ennesima provocazione,
affinché non vengano concessi ancora spazi pubblici, cortei
cittadini o sedi.
Rete Antifascista Ternana
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