Mancano pochi giorni alle elezioni dei rappresentanti aziendali
(Rsa) alla FIAT di Pomigliano d’Arco (NA) e il fronte sindacale è in
pieno fermento. Ma lo scontro non riguarda solo questo voto e il
tentativo di esclusione della Fiom in quanto organizzazione non
firmataria del CCSL (Contratto Collettivo Specifico di Lavoro), ma la
distribuzione del carico aggiuntivo di lavoro in fabbrica.
L’aumento di richieste delle FIAT Panda
da consegnare entro la fine del mese ha portato i vertici aziendali a
chiedere ai lavoratori di fare straordinario per prossimi i tre sabati
di febbraio (oggi, 21 e 28). La Fiom vede questa richiesta dell’azienda
come un tentativo di mettere in atto, per l’ennesima volta, il principio
del divide et impera, di mettere i lavoratori gli uni contro gli altri: ci
sono ancora 2000 lavoratori in CdS (Contratto di Solidarietà), questa
l’obiezione della Fiom, perché non si istituisce un terzo turno – da
attivarlo quando l’impennata di richieste lo rende necessario – nel
quale impiegare questi lavoratori piuttosto che promuovere il sabato di
straordinario? Con questa rivendicazione la Fiom ha deciso di indire uno sciopero di otto ore per oggi, primo dei tre “sabati straordinari”.
...C'è una
salita produttiva che richiede la produzione di più
auto, anzichè chiedere straordinario per tre sabati consecutivi a
lavoratori che hanno già ritmi sostenuti durante la settimana, noi
abbiamo proposto un nuovo turno che chiami più persone al lavoro e
consenta di rispondere più celermente alla domanda di mercato".
.... è
necessario fare di tutto perché il fronte dei lavoratori non venga
spezzato e che ogni dispositivo per metterli gli uni contro gli altri – i
cassintegrati contro quelli ancora in servizio, i “garantiti” contro i
precari, i giovani contro i vecchi – va disattivato: perché far lavorare solo alcuni se si può lavorare meno e tutti?
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