A Napoli diverse
centinaia di persone si sono concentrate a piazzale Berlinguer e hanno
poi percorso via Toledo e si sono diretti al Comune per portare
solidarietà agli occupanti di case sgomberati stamattina dalla scuola
Belvedere. In seguito il corteo si è diretto alla Banca d’Italia e ne ha sanzionato l’ingresso
con lanci di uova e di vernice rossa, per ribadire che noi non dobbiamo
niente né alle banche né ai padroni, ma che, anzi, siamo in credito!
Al rifiuto del popolo greco - dei lavoratori, degli studenti, di tutti quelli che sono andati a finire in mezzo alla strada a causa delle crisi - di pagare il debito contratto dai loro padroni,
prodotto di speculazioni finanziarie e ulteriormente aggravato dalle
stesse politiche di austerità che avrebbero dovuto “salvare” il paese
(le politiche di rientro imposte dall’UE), deve fare eco il
nostro rifiuto, solo così possiamo rafforzarci a vicenda, stringere quel
patto che potrà farci risollevare da anni di miserie e di sacrifici.
Nonostante quello che continuano a
ripeterci i premier che in questi ultimi anni si sono avvicendati al
potere non siamo “tutti sulla stessa barca”,
in questa crisi c’è chi si è arricchito e chi ha perso tutto, a loro
speculazioni e profitto, a noi licenziamenti, compressioniedei salari,
tagli alla spesa sociale.
Questo debito non è il NOSTRO debito, come non è il debito del popolo greco,
è il debito di chi ci ha sfruttato, di chi vorrebbe costringerci ancora
e chissà per quanto a stringere la cinghia. Noi siamo in credito, siamo
in credito di scuole che crollano e ospedali che spariscono, di lavori
sottopagati, di morti sotto le impalcature, sui barconi, per strada, nei
campi: non abbiamo niente da pagare a nessuno, anzi dobbiamo avere, e
tanto, e siamo pronti a passare all'incasso!
Basta con il ricatto del debito!
Solidarietà al popolo greco e a tutti i popoli che resistono!
Nessun commento:
Posta un commento