Giovedì
dodici febbraio si tiene - presso il salone del Parco fluviale del
Po, di Lungopo via Gramsci 10, a Casale Monferrato - a partire dalle
ore 17:30, un'assemblea cittadina sul problema amianto; l'ordine del
giorno è il seguente: giustizia Eternit bis, bonifica, fondo vittime
amianto, benefici previdenziali, sanità e ricerca.
Ad
aprire la giornata, davanti a circa trecento persone, è Bruno Pesce
- storico sindacalista della Cgil - che, dopo aver spiegato le
motivazioni dell'iniziativa, passa la parola a Romana Blasotti
Pavesi: costei annuncia ufficialmente le proprie dimissioni dalla
carica di presidente dell'Associazione familiari e vittime
dell'amianto, a seguito dell'infame sentenza della Corte Suprema di
Cassazione che ha mandato assolto il padrone dell'Eternit, Stephan
Schmidheiny, dall'accusa di disastro ambientale doloso.
Appare utile segnalare come, al termine del breve discorso - nel corso del quale La Romana ha parole di affetto per tutti - dal pubblico viene srotolato uno striscione con scritto "Come te nessuno mai. Grazie Romana", mentre, subito appresso, viene letto un telegramma dell'onorevole Fabio Lavagno, di Libertà e Diritti-Socialisti Europei, che la ringrazia per tutto il suo immenso impegno.
Concluso questo passaggio, tanto doveroso quanto in qualche misura triste, interviene il già menzionato Bruno Pesce: costui si occupa di esplicitare ciò che potrà succedere nel processo bis, quello che vede il padrone svizzero imputato per la morte di oltre tremila cittadini - di cui 258 per comportamento che configura il dolo volontario - e la situazione delle bonifiche; la richiesta ufficiale è che il Governo in carica, a differenza di quanto deciso a suo tempo dall'esecutivo guidato dal Delinquente di Arcore, si costituisca parte civile.
A seguire tocca a Nicola Pondrano, anch'egli storico sindacalista della Cgil, presidente del Fondo vittime dell'amianto; egli ringrazia i parlamentari locali per essere riusciti a far approvare il comma 116 dell'articolo uno della Legge finanziaria, che prevede l'estensione dei benefici previdenziali a tutti coloro che sono stati colpiti dalla tragedia legata all'asbesto: non risparmia, inoltre, una critica feroce allo Stato borghese che è assai restio ad aprire i cordoni della borsa per dare seguito agli indennizzi già stabiliti dalla Magistratura.
Subito dopo interviene la dottoressa Daniela De Giovanni che fa il punto della situazione dal punto di vista della sanità e della ricerca.
In conclusione, tutti i relatori sottolineano la voglia di non mollare la battaglia: forse i padroni hanno vinto una battaglia, ma in sala nessuno ha alcuna intenzione di perdere la guerra senza combatterla sino in fondo.
Casale Monferrato (Al), 13 febbraio 2015
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova
http://pennatagliente.wordpress.com
Appare utile segnalare come, al termine del breve discorso - nel corso del quale La Romana ha parole di affetto per tutti - dal pubblico viene srotolato uno striscione con scritto "Come te nessuno mai. Grazie Romana", mentre, subito appresso, viene letto un telegramma dell'onorevole Fabio Lavagno, di Libertà e Diritti-Socialisti Europei, che la ringrazia per tutto il suo immenso impegno.
Concluso questo passaggio, tanto doveroso quanto in qualche misura triste, interviene il già menzionato Bruno Pesce: costui si occupa di esplicitare ciò che potrà succedere nel processo bis, quello che vede il padrone svizzero imputato per la morte di oltre tremila cittadini - di cui 258 per comportamento che configura il dolo volontario - e la situazione delle bonifiche; la richiesta ufficiale è che il Governo in carica, a differenza di quanto deciso a suo tempo dall'esecutivo guidato dal Delinquente di Arcore, si costituisca parte civile.
A seguire tocca a Nicola Pondrano, anch'egli storico sindacalista della Cgil, presidente del Fondo vittime dell'amianto; egli ringrazia i parlamentari locali per essere riusciti a far approvare il comma 116 dell'articolo uno della Legge finanziaria, che prevede l'estensione dei benefici previdenziali a tutti coloro che sono stati colpiti dalla tragedia legata all'asbesto: non risparmia, inoltre, una critica feroce allo Stato borghese che è assai restio ad aprire i cordoni della borsa per dare seguito agli indennizzi già stabiliti dalla Magistratura.
Subito dopo interviene la dottoressa Daniela De Giovanni che fa il punto della situazione dal punto di vista della sanità e della ricerca.
In conclusione, tutti i relatori sottolineano la voglia di non mollare la battaglia: forse i padroni hanno vinto una battaglia, ma in sala nessuno ha alcuna intenzione di perdere la guerra senza combatterla sino in fondo.
Casale Monferrato (Al), 13 febbraio 2015
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova
http://pennatagliente.wordpress.com
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