Diciannove No Tav indagati per la manifestazione dell’agosto 2012 alla ditta Geovalsusa a Torino. Ultime udienze e le richieste di condanna da uno a due anni per gli attivisti.
Ancora processi per i No Tav. Si avvia verso la conclusione anche il processo che ha come teatro l’occupazione dei locali della Geovalsusa, a Torino.
Il 24 agosto 2012 la sede della ditta coinvolta nei lavori al cantiere per la linea Torino-Lione a Chiomonte, in Val di Susa, venne occupata da alcuni attivisti. Dopo pochi mesi, l’inchiesta che ne seguì portò alla denuncia di 19 No Tav con conseguenti misure cautelari, arresti domiciliari e divieti di dimora nel capoluogo piemontese.
Il 10 febbraio il Pm Manuela Pedrotta ha chiesto per i 19 imputati pene tra i due anni e due mesi e un anno e quattro mesi di reclusione – quasi 30 anni complessivi –, per violazione di domicilio, violenza privata, danneggiamento, resistenza a pubblico ufficiale.
Anche il giornalista Davide Falcioni, presente durante l’azione e sentito prima come teste è finito tra gli indagati; per lui, la Pm ha chiesto che vengano trasmessi gli atti in Procura.
Nessun commento:
Posta un commento