G8, un calcio da 50mila euro. Cinque poliziotti condannati per “danno d’immagine”
L’ex vicequestore Alessandro Perugini (in maglia
gialla) prende a calci il giovane Mattana
A dover pagare di più, l’allora vicequestore aggiunto della Digos di Genova e oggi primo dirigente Alessandro Perugini, che dovrà risarcire 50mila euro: condanna poi ad un esborso di 25mila euro per Antonio Del Giacco e 15mila euro ciascuno per Enzo Raschellà, Luca Mantovani e il sovrintendente capo Sebastiano Pinzone.
Nel mirino del procuratore contabile era finito il pestaggio del giovane Mattana e il fermo di altri quattro ragazzi.I cinque poliziotti, proprio per questo episodio, sono già stati condannati penalmente e al risarcimento danni delle parti civili, con sentenza passata in giudicato, per il reato di falsità ideologica, mentre per le altre accuse è intervenuta la prescrizione. Per la procura contabile sono proprio quei reati a costituire il danno d’immagine.
Secondo l’accusa, sostenuta dal procuratore della Corte dei Conti Ermete Bogetti, Perugini e Pinzone, «non solo non erano intervenuti per fermare l’aggressione, potendolo fare anche in virtù del loro grado, ma avevano essi stessi colpito» il giovane, «causandogli lesioni personali con prognosi di 20 giorni».
Per i giudici contabili, il danno d’immagine si deve considerare solo per il reato di falso ideologico: solo per questo vi è stata una condanna penale. I giudici sottolineano poi anche come «questi comportamenti hanno determinato una corale disapprovazione ed un diffuso e persistente sentimento di sfiducia della collettività nell’Amministrazione della pubblica sicurezza».
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