domenica 21 dicembre 2014

pc 21 dicembre - L'assemblea nazionale contro la repressione di Teramo. Un primo passo.

La disponibilità generale a mettere in rete energie ed esperienze di lotta alla repressione per un organismo nazionale che difenda tutti i compagni, organizzazioni, movimenti e masse in lotta politica e sociale e criminalizzati dallo stato borghese, al di là di tutte le differenze esistenti e le diverse appartenenze. L'indicazione di una campagna e manifestazione nazionale entro la prossima primavera per l'abolizione del reato di "devastazione e saccheggio" e del Codice Rocco e in subordine per un'amnistia e condono che "riporti a casa" i compagni incarcerati. L'impegno a riportare nelle rispettive realtà questi contenuti in assemblee e iniziative locali, per far marciare ovunque possibile il percorso. Con questi accordi si sono lasciati i partecipanti all'assemblea nazionale tenutasi ieri a Teramo, raccogliendo l'appello di Davide Rosci e Mauro Gentile, prigionieri ai domiciliari per gli scontri del 15 ottobre 2011, in attesa di sentenza in Cassazione.

L'assemblea è stata aperta dall'intervento telefonico di Davide Rosci, cui poche ore prima era stato revocato il divieto di comunicare con altri al di fuori del domicilio di detenzione.
Poi ci sono state le relazioni di Simonetta Crisci e un altro legale impegnato nella difesa nei processi politici, Elio dell'Osservatorio contro la Repressione, e del giurista democratico ed ex parlamentare Giovanni Russo Spena.
Nel seguente dibattito sono intervenuti, oltre agli organizzatori di Azione Antifascista Teramo e ai nostri compagni del Soccorso Rosso Proletario: Iskra Napoli, Acrobax Roma, Confederazione Cobas, Militant, P.Carc, 3e32 Aquila, Sinistra Popolare. Oltre a entrare nel merito ed esprimere accordo di massimo sulle proposte dell'appello, quasi tutti gli interventi hanno avuto parole di indignazione anche per le inaccettabili assoluzioni che la giustizia borghese ha garantito ai padroni assassini con le ultime sentenze Eternit, Marlane, discarica di Bussi e altre ancora, nonchè per l'ennesimo assassinio di polizia di un giovane immigrato di un paio di giorni prima perpetrato da un carabiniere ad Alba Adriatica, distante pochi chilometri.
Dell'intervento del Soccorso Rosso proletario abbiamo già pubblicato ampi stralci ieri.
In un secondo intervento, abbiamo anche richiamato l'attenzione sulla dimensione internazionale della lotta e solidarietà contro la repressione, ricordando e invitando i presenti a impegnarsi a contribuire ad alcune tra le più attuali campagne in corso: l'anniversario del massacro dei prigionieri politici rivoluzionari turchi che nel 2001 lottavano in sciopero della fame a morte contro i carceri di tipo F; la campagna per la liberazione di Igor Mendes e gli altri giovani perseguiti per le rivolte del 2013 in Brasile, e pochi giorni fa pretestuosamente incarcerati; la solidarietà con i giovano maoisti marocchini prigionieri in sciopero della fame e infine, la più importante. le tre giornate internazionali a sostegno della guerra popolare in India programmate per gli ultimi tre giorni di gennaio 2015, di cui la seconda è incentrata sulla denuncia della operazione Green Hunt e della conseguente trasformazione del subcontinente in una "prigione dei movimenti popolari".
La proposta del SRP, la sua attività e le campagne di solidarietà internazionalista erano riccamente documentate da un'ampia gamma di pubblicazoni a disposizione dei partecipanti.

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