“Sappiamo che è la strada sbagliata. Stanno attaccando i nostri diritti e noi continueremo questa lotta” ha spiegato ai giornalisti un manifestante scesa in piazza nel centro di Lima, mentre altre migliaia di persone protestavano in altre città del paese latinoamericano, in particolare ad Arequipa e a Cuzco.
La marcia contro il Nuevo Régimen Laboral Juvenil – ribattezzata anche “Ley Pulpin” dai contestatori - approvato recentemente dal Congresso si è svolta in modo pacifico, con i manifestanti che gridavano slogan come “Si al lavoro dignitoso, no allo sfruttamento” oppure “Siamo per strada per colpa del governo”. Durante il percorso il corteo ha sfilato nei pressi della sede della Confindustria peruviana (CONFIEP) e poi vicino alla sede del Partido Nacionalista Peruano del presidente Ollanda Humala. Verso la conclusione della marcia alcuni gruppi di manifestanti hanno bloccato il traffico in una importante arteria stradale della capitale, .... lo scorso 18 dicembre quando migliaia di persone erano state attaccate dai reparti antisommossa della Polizia subito dopo essersi concentrati nel punto scelto per la partenza di un corteo impedito con la forza. Molti giovani manifestanti sono stati brutalmente picchiati dagli agenti e alla fine della giornata molti sono stati i feriti e i contusi. Particolarmente duro è stato l’intervento degli agenti a cavallo.
Alto anche il numero dei manifestanti arrestati, 24 secondo i dati forniti dai comandi di Polizia, due dei quali hanno denunciato di essere stati picchiati anche dopo esser stati condotti in commissariato.
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