Neofascisti arrestati, due indagati anche alla Spezia
La Spezia - Che fossero due dalle idee politiche estreme era noto un po’ a tutti in città. Gianni Lisetto, 50 anni, autotrasportatore originario di Pordenone ma residente da anni in provincia, ha lavorato fino al 2012 in una cava di portoro a Portovenere. E la compagna, coetanea, Barbara Bottinelli, spezzina. La loro abitazione di via Brigola 21, al Termo, è stata perquisita dai militari del raggruppamento operativo speciale alle prime luci dell’alba.
La coppia spezzina è indagata a piede libero, durante le perquisizioni nella loro abitazione sono stati ritrovati degli oggetti considerati dagli inquirenti "d’area neofascista".
Due figure da non sottovalutare, perché avevano contatti diretti con Stefano Manni, arrestato, e considerato dai magistrati il dominus dell’organizzazione. Lisetti non si è mai nascosto dietro un dito.
sul suo profilo Facebook , i15 dicembre scorso l’autotrasportatore del Termo era stato chiaro: «O iniziamo una rivolta contro questo Governo e iniziano a fare piazza pulita, oppure smettiamo di parlare tanto e a fare dei video-discorsi inutili». Il post sul social network veniva corredato con la foto di un tizio incappucciato che punta una pistola. Ancora il 18 dicembre: «Extracomunitari, europei dell’est, rom, sudamericani insomma tutti quelli che non sono italiani: via».
Il giorno prima si era “limitato” a pubblicare una foto a mezzo busto di Benito Mussolini. I coniugi spezzini erano “operativi”. Tanto che l’aprile scorso si erano guadagnati la possibilità di conoscere Manni, il capo. Il 7 aprile i carabinieri del Ros intercettano una conversazione tra Mariagrazia Callegari, un’altra delle figure principali dell’inchiesta, e Manni. Gli dice che dopo le festività pasquali si sarebbero incontrati: «Verrà anche la truppa, conoscerai Gianni Lisetto e Barbara Bottinelli, Oriano invece non lo so se verrà…».
Il 24 aprile la stessa Callegari ha riferito a Manni di aver sentito telefonicamente un altro affiliato e che questi non sarebbe riuscito a partecipare all’incontro. La Callegari ha precisato che sarebbe arrivata insieme alla coppia spezzina, con un pullman della società A.r.p.a. proveniente da Roma. Il 25 aprile Lisetto chiama Manni chiedendo indicazioni per raggiungerlo a casa, riferisce all’interlocutore di essere già al terminal dei bus in attesa del loro arrivo.
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