lunedì 8 settembre 2014

pc 8 settembre - SOSTENIAMO LA MOBILITAZIONE ANTIRAZZISTA DELLE DONNE E LAVORATORI IMMIGRATI DI TELGATE (BG)

Sosteniamo la mobilitazione antirazzista di Telgate (BG), che sta vedendo una grande partecipazione popolare, con un ruolo autonomo e di forte presenza di donne indiane, allargata alla comunità senegalese. Essa ha visto una forte assemblea martedì scorso e un primo presidio in piazza sabato davanti al comune del sindaco legista. Si sta preparando una manifestazione alla prefettura, dato che il governo ha dato mani libere ai sindaci per pratiche di segno razzista, che vengono usate anche per alimentare la guerra tra poveri.

Questa mobilitazione si collega allo lotta contro lo sfruttamento verso gli immigrati che avviene in tante aziende della zona di Bergamo, dove i numerose realtà lavorative i lavoratori immigrati richiedono l'intervento dello Slai cobas per il sindacato di classe

Telgate, scende in piazza
il comitato antirazzista:
“No idoneità alloggiativa”

Una conferenza stampa aperta per protestare contro il provvedimento preso a Telgate con la delibera numero 55 del 17 giugno, riguardante l'idoneità alloggiativa: ad organizzarla il “comitato antirazzista 500 euro”, nato a Bolgare per opporsi alla medesima decisione presa dal sindaco Serughetti.
L'appuntamento era per sabato mattina alle 10, in piazza Vittorio Veneto, davanti al palazzo del Comune: “Una conferenza stampa aperta e popolare – fanno sapere dal comitato - sulla questione del documento di idoneità alloggiativa, istituzione già di per sé discriminatoria, diventato in alcuni comuni della provincia ulteriore strumento di prevaricazione e vessazione verso gli abitanti stranieri. Al centro i rappresentanti delle varie comunità del paese e il comitato, uniti nella denuncia e nelle prossime iniziative, dai comuni fino alla prefettura”.
Il comitato era già intervenuto a Telgate lo scorso 31 luglio al mercato comunale dove era stato affisso lo striscione “NO tasse razziste, No guerra tra poveri” ed erano stati distribuiti alcuni volantini nei quali la delibera veniva definita “una vera tassa sugli immigrati, dato che è richiesta solamente ai cittadini stranieri e negli altri comuni costa poche decine di euro”.
Oltre alla questione dell'idoneità alloggiativa il comitato ha affrontato anche il discorso “dell'annunciato provvedimento razzista del bracciolo sulle panchine”.
Gli organizzatori si ritengono soddisfatti del risultato ottenuto, ovvero l'ampliamento della partecipazione e della condivisione della propria battaglia, e hanno dato appuntamento per un ulteriore momento di protesta a domenica 28 settembre quando, con assemblamento dalle 17 nel piazzale della stazione, manifesteranno verso la Prefettura. 

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