Meno probabile, invece, è l’utilizzo delle forze speciali, a meno di un cambiamento dello scenario bellico. (Ma questa decisione, momentanea, è solo perchè:) «Mandare truppe speciali italiane per questo compito avrebbe senso solo se schierassimo anche noi velivoli da bombardamento. In situazioni come questa, gli equivoci sono facili anche fra militari alleati. Insomma, chi usa i bombardieri preferisce fidarsi dei suoi uomini sul terreno».
Già prima Roma aveva autorizzato la consegna di armi per un valore di 1,9 milioni di euro (2,5 milioni di dollari): 600 mitragliatrici, 2 mila lanciarazzi e quasi un milione di munizioni per i combattenti curdi.
Quindi l’Italia
parteciperà alla guerra contro lo Stato islamico: "visto che gli aiuti
umanitari non bastano e la fornitura di armi ai combattenti curdi
rischia di essere modesta e forse tardiva, la Difesa prepara un passo
ulteriore. Le Forze armate parteciperanno alle operazioni..."
STRUMENTALIZZANDO ANCHE LA TRAGEDIA DI DONNE E BAMBINI, CREATA DALLO STESSO IMPERIALISMO: La Pinotti: «non si può consentire di far trucidare bambini e far schiavizzare donne»...
"L’avanzata dell’Is è considerato un’emergenza tale da non aspettare nemmeno il “via libera” dall’Onu...
Ma senza spettare neanche il Parlamento, dove proprio in questi giorni si dibatte sul rifinanziamento delle missioni militari all’estero (quasi mezzo miliardo di euro fino a dicembre), e che dovrebbe essere informato nel dettaglio sugli impegni militari che la Difesa ha preso con gli Stati Uniti al recente vertice Nato in Galles: non solo sulle reali prospettive di una partecipazione diretta dell’Italia ai bombardamenti aerei, ma anche su che tipo di forze “da addestramento” si intende inviare a Baghdad e come e a vantaggio di chi verranno impiegate."
STRUMENTALIZZANDO ANCHE LA TRAGEDIA DI DONNE E BAMBINI, CREATA DALLO STESSO IMPERIALISMO: La Pinotti: «non si può consentire di far trucidare bambini e far schiavizzare donne»...
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