pc 8 marzo - Raccogliamo notizie e commenti sul gruppo Stellantis, dai diversi stabilimenti e da diverse fonti - in preparazione di interventi e materiali nelle prossime settimane
da operai contro
Lavorare
per 12 ore al giorno, per sette giorni consecutivi e poi sette giorni
di riposo. Questo è il nuovo orario di lavoro concordato fra
direzione e sindacato UAW che, contro le proteste operaie, dovrebbe
andare in vigore ad Aprile Marx, 150 anni fa: “sul
piano del modo di produzione capitalistico, il lavoro necessario (il
lavoro che serve a ricostituire il valore della forza lavoro)
può costituire sempre soltanto una sola parte della giornata
lavorativa dell’operaio; quindi la giornata lavorativa non può mai
esser ridotta a questo minimo. Invece la giornata lavorativa ha un
limite massimo, che non è prolungabile al di là di un certo
termine. Questo limite massimo è determinato da due cose. In primo
luogo è determinato dal limite fisico della forza-lavoro. Durante il
giorno naturale di 24 ore, un uomo può spendere soltanto una
quantità determinata di forza vitale; così un cavallo può lavorare
solo 8 ore giorno per giorno. Durante una parte del giorno la forza
lavorativa deve riposare, dormire, durante un’altra parte l’uomo
ha da soddisfare altri bisogni fisici, nutrirsi, pulirsi, vestirsi
ecc. Oltre questo limite puramente fisico, il prolungamento della
giornata lavorativa urta contro limiti morali. L’operaio ha bisogno
di tempo per la soddisfazione di bisogni intellettuali e sociali, la
cui estensione e il cui numero sono determinati dallo stato generale
della civiltà. La variazione della giornata lavorativa si muove
dunque entro limiti fisici e sociali. Ma tanto gli uni che gli altri
sono di natura assai elastica e permettono un larghissimo margine di
azione. Così troviamo giornate lavorative di otto, dieci, dodici,
quattordici, sedici e diciotto ore, quindi di diversissima
lunghezza”.
Il Capitale, I, capitolo VIII, Einaudi, pp. 280-281.
Nella
produzione delle merci, la concorrenza tra i capitalisti per
mantenere alti i margini di profitto, induce i padroni
impossibilitati ad abbassare i costi di materie prime e dei
macchinari, a ridurre i costi dell’unica merce variabile e
flessibile, la mano d’opera cioè gli operai. Questo, aumentando la
concorrenza al ribasso tra gli stessi operai, ne riduce la qualità
della vita ed il salario. La riduzione del costo di questa merce
particolare che sono gli esseri umani assume diverse forme: aumento
dei ritmi e dei carichi di lavoro, allungamento assoluto e relativo
dell’orario di lavoro, riduzione delle misure di sicurezza, ecc.
La
difesa da questo attacco alle condizioni di lavoro, di vita e al
potere di acquisto dei salari degli operai dovrebbe essere compito
delle organizzazioni sindacali, nelle contrattazioni nazionali ed
aziendali. Determinare il prezzo delle braccia tra chi è costretto a
venderle e chi le vuole acquistare, sino a quando non si porrà fine
a questo mercato, spetterebbe ai sindacalisti cioè a coloro che
dicono di difendere gli interessi dei venditori.
In
questo scenario va vista la proposta di Stellantis (ex FCA) nello
stabilimento di assemblaggio di Sterling Heights (SHAP) di introdurre
turni di 12 ore consecutive per 7 giorni consecutivi, alternati a 7
giorni consecutivi di riposo).
Lo
stabilimento impiega 7200 operai e produce uno dei SUV, RAM 1500,
attualmente tra i modelli più richiesti dal mercato USA (costo
60/80,000 $).
Inizialmente questi turni riguarderanno solamente
gli operai specializzati, in particolare elettricisti, periti
meccanici e manutentori in generale. Le 4 ore eccedenti l’orario
convenzionale, nel turno da 12 ore consecutive, non verranno
considerate lavoro straordinario e quindi non retribuite come tali,
inoltre gli operai specializzati, in caso di necessita (necessità
sempre a discrezione della gerarchia di fabbrica), sono obbligati
alla permanenza nei reparti di ulteriori 4 ore. Portando
potenzialmente a 16 e oltre, il totale delle ore consecutive per
turno. I due turni (il
primo dalle 07 alle 19 ed il secondo dalle 19 alle 07)
non si sovrapporranno eliminando di fatto il terzo turno con un
notevole risparmio per il padrone. Nello stabilimento SHAP di
Stellantis vi sono per ora solamente due turni di produzione (06/14
il primo, 14/22 il secondo).Durante
i turni 7×12 la figura dell’operaio specializzato nei team di
lavoro sarà sempre più flessibile ed obbligata a svolgere mansioni
anche fuori qualifica, affinché l’unità di lavoro sia sempre più
autosufficiente contribuendo ad un ulteriore risparmio del costo del
lavoro a vantaggio del padrone.
Oltre alla riduzione di un terzo
della forza lavoro specializzata, con l’eliminazione di un turno,
non è chiaro se e quanto influirà sui salari operai l’eventuale
mancata indennità di presenza per la settimana a riposo e
l’indennità mensa per lo stesso periodo. L’introduzione di turni
sperimentali e flessibili è contemplata nel contratto 2019, firmato
dall’allora FCA (ora Stellantis) ed UAW (sindacato operai
automobilistici), principale organizzazione sindacale in
FCA/Stellantis. I dirigenti di UAW hanno patteggiato in un recente
processo per corruzione, ammettendo di aver preso dai padroni FCA
mazzette
per 30 milioni di dollari USA.
Un
portavoce FCA/Stellantis in una intervista a dicembre dichiara che
“..
questi turni alternativi servono a far sì che in tutti gli
stabilimenti gli operai specializzati garantiscano la loro presenza
in tutti i turni di produzione”
(Detroit
free press dicembre 2020),
ammettendo implicitamente che lo stabilimento di SHAP non sarebbe
l’unico in cui la nuova turnazione verrebbe introdotta.
Si
potrebbe parafrasando il defunto avvocato padrone della Fiat che “ciò
che va
bene
per Stellantis USA va bene per tutti gli stabilimenti del gruppo”,
perciò gli operai di Stellantis, anche in Italia, devono seguire
attentamente la vicenda dello stabilimento SHAP di Detroit. Possiamo
chiamare apertamente, venduti i sindacalisti dello UAW che, come
abbiamo visto precedentemente, hanno ammesso di aver preso 30 milioni
di dollari di tangenti dai padroni per piegare gli operai. Il
sindacalismo compiacente di casa nostra non è stato ancora preso con
le mani nel sacco anche se il loro livello di connivenza con il
padrone non ha niente da invidiare allo UAW. In questa situazione
tocca agli operai difendere i loro interessi concreti!L’intenzione
di introdurre la turnazione 12×7 allo SHAP di Detroit, risale al
mese di dicembre 2020 ma è stata poi ritirata in seguito alle
proteste degli operai americani che hanno minacciato di non versare
le quote sindacali allo UAW.Di recente Stellantis e UAW hanno
annunciato, sempre congiuntamente, che il turno 12×7 verrà
introdotto a partire dal 5 aprile 2021 nello stabilimento di
Detroit.
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