sabato 13 marzo 2021

pc 13 marzo - MISURE DI "SOSTEGNO"...? SI', MA ALLE IMPRESE

VEDIAMO 3 PROVVEDIMENTI:

Il blocco dei licenziamenti fino al 30 giugno 2021. 
Questo blocco, che è stato ampiamente violato, sono migliaia i lavoratori e soprattutto donne che alla faccia del blocco hanno perso il lavoro, ora ancora di più può essere bellamente aggirato, grazie proprie alle deroghe messe nelle cosiddette "misure di sostegno". Tra queste - che ora consentono i licenziamenti per la cessazione dell'attività di un azienda o per fallimento - quelle più gravi sono: intese individuali di uscita, o accordi collettivi aziendali di incentivo all’esodo. 
Cioè una via facile per imporre, anche con tanto di accordo sindacale, al lavoratore di accettare il licenziamento, per ricattarlo, con una manciata di soldi. Così il lavoratore si trova sotto una spada di damocle o accettare o avere davanti mesi di vita da inferno sul posto di lavoro.

Proroga CIG emergenza
fino al 30 giugno 2021 per industria, e fino a fine anno per i settori oggi coperti da CIG in deroga e assegno ordinario. Questo provvedimento, in realtà, per gli operai che si vedono tagliati i salari di circa il 50% non è affatto in "sostegno"; diventa invece una grande occasione, soprattutto per le grandi aziende - vedi ArcelorMittal - per tagliare il costo del lavoro, abusare della cassintegrazione-covid, anche quando non c'è affatto motivo

Rendere meno complicati i contratti a termine. 
Sicuramente il 'Decreto dignità" non ha affatto difeso i lavoratori dall'uso continuo di contratti a termine; e tantissimi sono passati dai contratti a termine, non certo a contratti a Tempo indeterminato ma al cessazione anche di quei miseri rapporti di lavoro. 
Ora, si torna al via libera a contratti ultraprecari, che si susseguono per anni, senza neanche il fastidio di giustificarli con la "causale".
 
pc

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