In una situazione in cui per l'8marzo negli ultimi anni non c'è nessuna manifestazione né a livello nazionale né a livello locale - benchè la segretaria generale del sindacato studentesco Warda Atiq era sotto processo proprio l'8 marzo - la cui ragione storica e responsabilità ricade in particolare su Bourguiba che subito dopo l'indipendenza ha istituito la "giornata della donna tunisina" il 13 agosto, in piena estate quando scuole e università sono chiuse e molte lavoratrici sono in ferie, una giornata che ha contribuito a dividere il movimento femminile tunisino da quello internazionale da un lato, dall'altro una giornata rivolta all'organizzazione delle donne del partito al potere per celebrare i risultati in materia delle donne del regime stesso e ingabbiando quindi il movimento delle donne nei limiti concessi dal partito,
per il sesto anno consecutivo, nonostante il blocco di ogni attività per gli esami in contemporanea, per iniziativa di un professore italiano comunista mlm, si è svolta comunque all'Università un'assemblea dibattito delle studentesse a cui hanno partecipato attivamente anche insegnanti e lavoratrici delle pulizie.
Vi è stato un intervento sulla condizione
delle donne tunisine, la recita di una poesia di Nizar Kabbani, una presentazione in slide per fare il punto della storia di
questa giornata e riconnetterla a vari movimenti delle donne fino ai
nostri giorni.
Nel dibattito ci si è concentrati d più sulle
discriminazioni subite nella vita quotidiana, le lavoratrici hanno
evidenziato le difficoltà delle condizioni di lavoro e in famiglia al
rientro a casa ma siamo anche ritornati sullo sciopero delle donne e
sulla sua necessità, prendendo anche come esempio le difficoltà
strumentali poste dalla burocrazia amministrativa, vero e proprio
sabotaggio.
Infine è stato proposto di continuare con altre attività di questo tipo ad aprile.
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