Sono
molti gli avvenimenti che, dall'inizio del Novecento, hanno portato
alla lotta per la rivendicazione dei diritti delle donne e
all'istituzione della Giornata internazionale delle donne. Il primo
evento importante fu il VII Congresso della II Internazionale socialista
svoltosi a Stoccarda dal 18 al 24 agosto 1907. Durante questo congresso
si discusse della questione femminile e del voto alle donne.
L'8
marzo ricorda la morte di centinaia di operaie nel rogo di una fabbrica
a New York avvenuto il 25 marzo 1911, l'incendio della fabbrica
Triangle, nella quale morirono 146 lavoratori (123 donne e 23 uomini),
in gran parte giovani immigrate di origine italiana ed ebraica, italiane
erano almeno 39 (molti corpi erano irriconoscibili) delle 146 donne
morte in quello spaventoso incendio in una fabbrica di camicie. Le
cinquecento ragazze tra i 15 e i 25 anni che lavoravano facevano infatti
una vita infame. Una sessantina di ore di lavoro la settimana (l'anno
prima un grande sciopero durato mesi aveva strappato un orario di 52
ore, ma lì non era applicato), straordinari sottopagati, spazi ridotti,
sorveglianza feroce. Porte sbarrate dall' esterno perché le ragazze non
si allontanassero.
Mancavano venti
minuti alle cinque del pomeriggio. In pochi istanti il fuoco attaccò i
mucchi di stoffa dilagando per l'ottavo piano e avventandosi sul nono e
sul decimo. Fu l' inferno. Leoperaie rimasero intrappolate nel fuoco per
le porte sbarrate.
Negli
anni successivi la scelta dell’8 marzo fu sicuramente influenzata dalla
grande manifestazione che segnò l’inizio nel 1917 della rivoluzione
d’ottobre in Russia, organizzata proprio dalle associazioni
delle donne
operaie per rispondere al razionamento dei generi alimentari e per
chiedere anche la fine della guerra. Per questa manifestazione si scelse
la data del 23 febbraio del calendario russo, che corrisponde appunto al
nostro 8 marzo.
Per ricordare questo evento, durante la Seconda
conferenza internazionale delle donne comuniste che si svolse a Mosca
nel giugno 1921, con a capo Clara Zetkin, venne adottata formalmente la
data dell'8 marzo come giornata internazionale dell’operaia.
In
Italia la prima giornata della donna si è svolta nel 1922, per
iniziativa del Partito comunista d'Italia, ma il 12 marzo e non l'8.
Nei
decenni successivi il movimento per la rivendicazione dei diritti delle
donne ha continuato ad ingrandirsi in tutto il mondo. Nel settembre 1944
a Roma è stato istituito l’UDI, Unione Donne Italiane, e si è deciso di
celebrare il successivo 8 marzo la giornata della donna nelle zone
liberate dell'Italia.
Chiara dunque l’origine operaia e comunista della giornata della donna. Essa
ha origini dalle lotte delle operaie, dei settori più poveri delle
masse femminili, ed è stata decisa in tutto il mondo a seguito della
Rivoluzione d'ottobre socialista in Russia e in Italia a seguito della
Resistenza antifascista in cui le donne ebbero un grande ruolo, spesso
non riconosciuto.
Oggi mentre le donne continuano a lottare
contro un sistema capitalista patriarcale che opprime le donne , contro
la violenza e il femminicidio, il divario salariale rispetto agli
uomini, I governi capitalisti hanno trasformato questa giornata come
l'occasione per uscire da sole con le amiche, lasciando mariti, compagni
e figli a casa, e concedersi qualche "sfizio", che magari in altre
serate non sarebbe permesso.
Ma noi donne proletarie ci
riprendiamo nelle nostre mani questa giornata, come lotta per le nostre
rivendicazioni, contro questo sistema marcio che ci vuole opprimere a
360°.
Per questo da alcuni anni, noi del movimento femminista
proletario rivoluzionario abbiamo lanciato e avviato lo sciopero delle
donne, che negli anni successivi è stato ripreso da tutte. In questa
lotta noi affermiamo che vogliamo lottare fino in fondo perchè tutta la
vita deve cambiare e che questo è possibile se rovesciamo questo
sistema capitalista patriarcale con una rivoluzione in cui le donne
siano in prima fila, come ci hanno insegnato le nostre sorelle comuniste
in Russia nel 17 e le partigiane in Italia.
MFPR
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