CON LE LAVORATRICI PIAGGIO... fino alla vittoria!
Pontedera (Pi). Sono passate ormai due settimane, da quando un
gruppo di ex lavoratrici Piaggio sono salite sul tetto del Palazzo Blu
di Pontedera (Pi), sede dell'Asl cittadina. Un’azione forte e decisa
perché tanta è la rabbia di queste donne che dall'anno scorso si sono
dovute scontrare con l’arroganza padronale da una parte e la
frammentazione, mista all'opportunismo sindacale, dall'altra.
Dietro all'applicazione di una legge – presentata dal governo allora
in carica come “a tutela dei lavoratori” – si cela un attacco contro
lavoratrici, donne e madri, non più adatte ai ritmi che i padroni
impongono alla catena di montaggio. La recente assunzione di decine di
lavoratori a tempo determinato, toglie ogni dubbio.
La loro risposta però non si è fatta attendere: dallo scorso maggio è
in corso una vertenza che mira al loro reintegro, sostenuta dall'Unione
Sindacale di Base, dopo che le sigle sindacali di regime hanno
preferito scegliere altre strade.
Dopo esservi salite un giorno l'anno passato, dal 12 febbraio scorso
hanno deciso di tornare sul tetto per rimanerci ad oltranza, finché non
saranno ottenuti contratti e assunzioni per tutte.
Quel giorno infatti in Piaggio veniva sottoscritto il nuovo
contratto integrativo aziendale che nelle aspettative di queste
lavoratrici avrebbe dovuto sanare la loro posizione. Accordo rigettato
dai delegati dell'Usb e dalla maggioranza dei delegati Fiom (6 su 7) ma
sottoscritto dalla maggioranza dei delegati della Rsu (quelli di Fim, Uilm, Ugl) nonché dalle strutture
provinciali di tutti i sindacati, Fiom compresa, Usb unica esclusa.
Le istanze di queste lavoratrici sono state ancora una volta
ignorate da questo accordo. Il 18 febbraio l'Usb ha compiuto un atto
molto importante, proclamando uno sciopero di solidarietà in diverse
aziende del territorio a sostegno di questa lotta, che ha trovato
l'ostruzionismo di tutti i sindacati collaborazionisti firmatari
dell'accordo.
Ad oggi non è dato sapere come andrà a finire: sappiamo che i
rapporti di forza non sono a nostro favore ma, allo stesso tempo, la
volontà di queste donne, come di tanti altri lavoratori e lavoratrici
impegnati nelle lotte quotidiane, è un indispensabile punto di partenza
per il sostegno e la solidarietà di tutti/e. Combattere lo strapotere
padronale, il sindacalismo collaborazionista, le divisioni interne al
sindacalismo conflittuale, va in questa direzione: il bene e gli
interessi della classe necessitano uno sforzo e un lavoro collettivo e
organizzato.
Il reintegro delle ex lavoratrici e degli ex lavoratori Piaggio sarà
una conquista e un passo avanti per la classe lavoratrice: informiamo
della loro lotta nei posti di lavoro, non lasciamole sole, costruiamo la
solidarietà.
Martedì 25 febbraio 2020
Coordinamento lavoratori- lavoratrici autoconvocati per l’unità della classe
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