Da Campagne in lotta
Continua
l’offensiva di uno Stato disposto a mettere in campo ogni forma
possibile di repressione, con la velleità di intimidire e fermare le
lotte. Una compagna ha ricevuto un avviso orale dalla questura, con
il quale la si informa della sua presunta pericolosità sociale e la
si invita ad astenersi da condotte che potrebbero minacciare la pace
collettiva. Ancora una volta si indica come pericoloso chi porta
solidarietà concreta alle lotte. Ma pericolose e violente sono le
varie forme di sfruttamento, le strade che le persone percorrono per
andare a lavorare, i ghetti in cui sono obbligate a vivere, non chi
solidarizza. Non avrete alcuna pace sociale finché tutto questo non
avrà fine.
Basta a tutte le misure di prevenzione, basta decreti sicurezza,
basta repressione
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