Dal 1° marzo le lavoratrici delle pulizie delle scuole cambiano padrone: licenziamenti e peggiori condizioni di lavoro per chi viene internalizzata
Dal 1° marzo sono internalizzate le pulizie delle scuole, ma
circa 4mila, soprattutto lavoratrici, sono fuori, con le procedure di
licenziamento avviate. Su 16.000 dipendenti delle aziende private o
delle
cooperative assunti a tempo indeterminato, finora solo in
7mila avranno diritto al full time, e in 4500 saranno a part time a sole
18 ore settimanali che produrrà ancora più povertà. In 4000 invece, non avendo i requisiti del bando:
il titolo di terza media, l’assenza di carichi penali e almeno 10 anni
di servizio, perderanno la loro unica fonte di reddito che pur misera consentiva un minimo di dignità.
Ma
anche per chi viene assunto dallo Stato la fregatura è in agguato:
oltre la forte riduzione dell'orario di lavoro, passato appunto a 18 ore
settimanali invece che a 36, sono previsti trasferimenti fino a 50
km, e succederà di dover perdere, a fronte di 3 ore e mezza di lavoro,
anche 1,50 o 2 ore per il viaggio.
Contro questo
occorre lottare, sia per il lavoro per tutti gli esclusi
dall'internalizzazione sia contro il peggioramento delle condizioni di
lavoro, qui senza nessuna illusione che a modifica del contratto
collettivo corrisponda stessa retribuzione pur con meno ore.
E' inaccettabile che si peggiori la condizione di migliaia di donne!
L'8 marzo non vogliamo sentire ipocrisie.
Facciamo
appello alle lavoratrici delle pulizie a scendere in sciopero il 9
marzo, per dire subito allo Stato-padrone: non ci stiamo!!
Auchan-Conad: restano massicci licenziamenti - serve la lotta!
Gli incontri dei giorni scorsi non hanno portato a niente di buono.
L'unico cambiamento è che invece
di 95 esuberi per Taranto si è passati a
70. Ma neanche un lavoratore deve essere licenziato!
Mentre
le lavoratrici e i lavoratori possono essere messi in mezzo ad una
strada senza alcun problema, Conad ha detto tassativamente che i capi e
dirigenti "non si toccano"! Ma devono "sposare i nuovi criteri
aziendali...". Tradotto = guai anche per chi resta al lavoro, con inevitabilmente più carichi di lavoro
Per i 70 invece le prospettive sono tutte "nere":
o si dimettono con un misero incentivo di 15 mensilità;
o
devono restare in attesa, non di essere assunti, ma di avere "una
corsia preferenziale" da parte della ditta che occuperà gli spazi
lasciati da Conad (corrispondenti a 2.200 metri quadrati); fermo restando
che a tutt'oggi questa eventuale ditta non ha alcun obbligo di assumere
gli ex Auchan.
Vi sarà un altro incontro venerdì della prossima settimana.
Ma sindacati confederali, al di là delle parole tratteranno sui numeri degli esuberi e su aumentare le future garanzie.
Senza lotta delle lavoratrici, la fine non può che essere negativa.
Occorre scendere in lotta, se non ora, quando?!
Il 9 marzo c'è lo sciopero delle donne, Che le lavoratrici lo facciano!
Il
giorno 8 marzo al mattino, le lavoratrici dello Slai cobas per il
sindacato di classe (che ha proclamato con gli altri sindacati di base
lo sciopero del 9 a livello nazionale) dalle 10 saranno davanti
all'ingresso di Auchan/Conad-Porte dello Jonio, chiamiamo tutte le lavoratrici a venire, per decidere insieme.
Le lavoratrici Slai cobas per il sindacato di classe
Movimento femminista proletario rivoluzionario
Taranto
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