Detenuto si toglie la vita in carcere
A seguito della morte di un 37enne
marocchino, avvenuta la sera del 31 gennaio, ipotizzato il reato di
omicidio colposo: durante i soccorsi si sarebbe rotto il ventilatore
usato per somministrare l'ossigeno
La Procura ha aperto un fascicolo, al momento a carico di
ignoti, per la morte di un 37enne di origine marocchina, che la sera del
31 gennaio si era tolto la vita nella sua cella della sezione "nuovi
giunti" del carcere di Torino.
L'uomo era morto dopo aver inalato del gas dalla bomboletta
di un fornelletto, dopo aver infilato la testa in un sacchetto di
plastica. Il reato ipotizzato è omicidio colposo.
A quanto si apprende, durante i soccorsi si sarebbe rotto il
ventilatore a mascherina utilizzato per somministrare l'ossigeno. Sul
posto erano intervenute due ambulanze del 118 e il medico di guardia del
carcere.
Dall'esame autoptico è emerso che l'uomo è deceduto per morte
per spazio confinato e che era già morto all'arrivo dei soccorsi. Il
37enne, in prigione per rapina, avrebbe dovuto essere rimpatriato a metà
di febbraio.
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