Nella prima riunione tenutasi il 19 alla sede dello Slai cobas presenti PC e compagni singoli di orientamento comunista, presenti rappresentanti lavoratori Slai cobas per il sindacato di classe, in particolare quelli colpiti dalla repression e l'avvocato dell'ufficio legale Slai cobas sc Palermo
Nella riunione abbiamo posto la
necessità della parola d’ordine dell’abolizione dei decreti sicurezza da
iniziare a concretizzare subito, necessità urgente per contrastare il salto di
qualità del governo precedente e attuale con un salto di qualità nell’opposizione
politica e sociale (solo a Palermo ci sono migliaia di denunciati e li dobbiamo
raccogliere in una specie di “maratona” come è stato detto all’assemblea nazionale che si è tenuta a Roma l’8 febbraio per un patto d’azione,
su cui si è data informazione… noi rappresentiamo in questo momento per esempio
24 lavoratori e lavoratrici rinviati a giudizio per interruzione di
pubblica gara in un palazzo del potere prima dell’approvazione dei decreti
sicurezza, che avranno un processo che inizierà il 27 marzo dove i giudici potranno
essere
influenzati dagli effetti dei decreti sicurezza…) i decreti è chiaro sono anticostituzionali (vengono già smontati da certe sentenze…) ecc. ma certo non basta.
influenzati dagli effetti dei decreti sicurezza…) i decreti è chiaro sono anticostituzionali (vengono già smontati da certe sentenze…) ecc. ma certo non basta.
Abbiamo proposto
iniziative efficaci, come una giornata nazionale in
cui tutte le prefetture vengono intasate, investite dello stesso problema, sul
tavolo del ministero dell’interno arrivano i resoconti di queste iniziative, ma
anche iniziative concrete di contro-informazione nei quartieri, lavoratori …
che devono portare ad una manifestazione.
Nel suo intervento il compagno responsabile del PC ha condiviso l’impostazione generale.
Ha sottolineato la necessità di aumentare la resistenza nell’attuale fase di incremento di misure repressive che lo Stato borghese sta portando avanti da anni, indipendentemente dall'alternanza dei governi di destra o di "sinistra".
Ciò impone di sviluppare forme di mobilitazione di massa sempre più combattive e coscienti.
In questo quadro, il PC appoggia il piano generale delle iniziative proposte, ma non vincolandolo con un “patto d’azione” come sommatoria di sigle, ma come unità d’azione tra forze sociali che si oppongono alle politiche repressive e antipopolari.
Un altro compagno
si è detto d’accordo, aggiungendo che ci vuole anche una serie di iniziative
“ideologiche” di informazione e formazione sui decreti, su cui c’è ignoranza a
livello di massa.
Brevi interventi del
lavoratore Coop di info sul fatto specifico repressivo e dell’avvocato sulla
necessità di mettersi al servizio in questa battaglia utilizzando anche tutti gli
aspetti legali disponibili.
sulla forma organizzativa dell'unità d'azione si è lasciato il tempo per approfondire la discussione e la proposta -
Un primo intervento è stato fatto alla riunione di giovedì 20 tenutasi al nuovo circolo arci, presenti Cobas,
forum antirazzista, PAP, Coordinamento Rita Atria, Kaos/compagne anarchiche,
Mov No Muos Coord locale, compagno dirigente area Pride, i rappresentanti di
questo circolo di immigrati, più di una trentina di persone
Nella introduzione è stata posta la necessità della mobilitazione contro i decreti sicurezza, il governo
parla solo di revisione e soprattutto sulla parte dei migranti, ma nulla o
quasi sulla parte repressiva delle lotte, con l'invito a Lottare contro i decreti
sicurezza a prescindere dai risultati immediati ma intransigenti sugli
obiettivi.
Nel nostro intervento abbiamo informato sull’assemblea nazionale 8
febbraio a Roma e posto la question del patto di
azione/unità di azione e dell’urgenza di costruire a livello territoriale/nazionale, una 'maratona' che incalzi il governo con iniziative di piazza,
manifestazione contro i decreti sicurezza, contro informazione, iniziative solidali con i
lavoratori repressi (info sui precari coop processati dal 27 marzo),indicando la mobilitazione avvenuta a Prato come esempio significativo di risposta…
tra le altre proposte dei presenti:
- Cobas - Palermo dice NO. Campagna da fare insieme a
Palermo. Organizzare una grande piazza tematica, il primo marzo, ognuno di noi
si prende un pezzo dei decreti, sulla base anche del proprio lavoro politico e
sociale e lo racconta alla cittadinanza per arrivare poi a costruire un corteo.
- Nadia Furnari “Rita
Atria” sviluppare informazione e anche formazione sui decreti sicurezza e sulla necessità per gli avvocati di non limitarsi nella Difesa tecnica ma anche non politica.
Migranti del circolo –
i decreti sicurezza sono da combattere in ogni aspetto, i migranti in Italia
sono anche lavoratori repressi.
Compagno Pride Necessità di costruire massa
critica. Ragionare per costruire tappe (riprendendo alla larga la questione
maratona) da mettere in campo. Riconoscerci come spazio complessivo.
La piazza tematica il
1° marzo (giornata nazionale per Nicoletta Dosio) è stata considerata prematura
come tempi ma il primo marzo si parte con un presidio in piazza Massimo (I
tappa)
14 marzo promosso da
No Muos corteo regionale fino ai Pagliarelli Turi Vaccaro/detenuti
28 marzo (2 tappa)
piazza tematica… verso la costruzione di un corteo più ampio.
“Palermo abolisce i
decreti sicurezza!” Questa la definizione di questo percorso… su "abolisce" abbiamo insistito, spiegando che "abolisce" dà il
senso immediato di quello che serve oggi e del messaggio diretto da dare alle
masse e come sfida al governo…
E' necessario da parte
nostra comunque un lavoro autonomo avente come riferimento il percorso e l'arco di forze nazionale dell'assemblea di Roma - anche a livello regionale - con riferimento essenziale
operai/lavoratori.
info corrispondenza
dai compagni di Palermo
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