lunedì 24 febbraio 2020

pc 24 febbraio - Partita la campagna per il patto di unità d'azione contro repressione e decreti sicurezza a Palermo

Nella prima riunione tenutasi il 19 alla sede dello Slai cobas presenti PC e compagni singoli di orientamento comunista, presenti rappresentanti lavoratori Slai cobas per il sindacato di classe, in particolare quelli colpiti dalla repression e l'avvocato dell'ufficio legale Slai cobas sc Palermo

Nella riunione abbiamo posto la necessità della parola d’ordine dell’abolizione dei decreti sicurezza da iniziare a concretizzare subito, necessità urgente per contrastare il salto di qualità del governo precedente e attuale  con un  salto di qualità nell’opposizione politica e sociale (solo a Palermo ci sono migliaia di denunciati e li dobbiamo raccogliere in una specie di “maratona” come è stato detto all’assemblea nazionale  che si è tenuta a Roma l’8 febbraio per un patto d’azione, su cui si è data informazione… noi rappresentiamo in questo momento per esempio 24 lavoratori e lavoratrici rinviati a giudizio per interruzione di pubblica gara in un palazzo del potere prima dell’approvazione dei decreti sicurezza, che avranno un processo che inizierà il 27 marzo dove i giudici potranno essere
influenzati dagli effetti dei decreti sicurezza…) i decreti è chiaro sono anticostituzionali (vengono già smontati da certe sentenze…) ecc. ma certo non basta.  
Abbiamo proposto iniziative efficaci, come una giornata nazionale in cui tutte le prefetture vengono intasate, investite dello stesso problema, sul tavolo del ministero dell’interno arrivano i resoconti di queste iniziative, ma anche iniziative concrete di contro-informazione nei quartieri, lavoratori … che devono portare ad una manifestazione.

Nel suo intervento il compagno responsabile del PC ha condiviso l’impostazione generale.
Ha sottolineato la necessità di aumentare la resistenza nell’attuale fase di incremento di misure repressive che lo Stato borghese sta portando avanti da anni, indipendentemente dall'alternanza dei governi di destra o di "sinistra".
Ciò impone di sviluppare forme di mobilitazione di massa sempre più combattive e coscienti. 
In questo quadro, il PC appoggia il piano generale delle iniziative proposte, ma non vincolandolo con un “patto d’azione” come sommatoria di sigle, ma come unità d’azione tra forze sociali che si oppongono alle politiche repressive e antipopolari.

Un altro compagno si è detto d’accordo, aggiungendo che ci vuole anche una serie di iniziative “ideologiche” di informazione e formazione sui decreti, su cui c’è ignoranza a livello di massa. 

Brevi interventi del lavoratore Coop di info sul fatto specifico repressivo e dell’avvocato sulla necessità di mettersi al servizio in questa battaglia utilizzando anche tutti gli aspetti legali disponibili.

sulla forma organizzativa dell'unità d'azione si è lasciato il tempo per approfondire la discussione e la proposta - 
Un primo intervento è stato fatto alla riunione di giovedì 20  tenutasi al nuovo circolo arci, presenti Cobas, forum antirazzista, PAP, Coordinamento Rita Atria, Kaos/compagne anarchiche, Mov No Muos Coord locale, compagno dirigente area Pride, i rappresentanti di questo circolo di immigrati, più di  una trentina di persone 
 Nella introduzione è stata posta  la necessità della mobilitazione contro i decreti sicurezza, il governo parla solo di revisione e soprattutto sulla parte dei migranti, ma nulla o quasi sulla parte repressiva delle lotte, con l'invito a Lottare contro i decreti sicurezza a prescindere dai risultati immediati ma intransigenti sugli obiettivi.
 Nel nostro intervento abbiamo informato sull’assemblea nazionale 8 febbraio a Roma e posto la question del patto di azione/unità di azione e dell’urgenza di costruire a livello territoriale/nazionale, una 'maratona' che incalzi il governo con iniziative di piazza, manifestazione contro i decreti sicurezza, contro informazione, iniziative solidali con i lavoratori repressi (info sui precari coop processati dal 27 marzo),indicando la mobilitazione avvenuta a Prato come esempio significativo di risposta…
 tra le altre proposte dei presenti: 
- Cobas - Palermo dice NO. Campagna da fare insieme a Palermo. Organizzare una grande piazza tematica, il primo marzo, ognuno di noi si prende un pezzo dei decreti, sulla base anche del proprio lavoro politico e sociale e lo racconta alla cittadinanza per arrivare poi a costruire un corteo.
- Nadia Furnari “Rita Atria” sviluppare informazione e anche formazione sui decreti sicurezza e sulla necessità per gli avvocati di non limitarsi nella Difesa tecnica  ma anche  non politica.
Migranti del circolo – i decreti sicurezza sono da combattere in ogni aspetto, i migranti in Italia sono anche lavoratori repressi.
Compagno Pride  Necessità di costruire massa critica. Ragionare per costruire tappe (riprendendo alla larga la questione maratona) da mettere in campo. Riconoscerci come spazio complessivo. 
La piazza tematica il 1° marzo (giornata nazionale per Nicoletta Dosio) è stata considerata prematura come tempi ma il primo marzo si parte con un presidio in piazza Massimo (I tappa)
14 marzo promosso da No Muos corteo regionale fino ai Pagliarelli Turi Vaccaro/detenuti
28 marzo (2 tappa) piazza tematica… verso la costruzione di un corteo più ampio.

“Palermo abolisce i decreti sicurezza!” Questa la definizione di questo percorso… su "abolisce" abbiamo insistito, spiegando che "abolisce" dà il senso immediato di quello che serve oggi e del messaggio diretto da dare alle masse e come sfida al governo…
E' necessario da parte nostra comunque un lavoro autonomo avente come riferimento il percorso e l'arco di forze nazionale dell'assemblea di Roma - anche a livello regionale - con riferimento essenziale operai/lavoratori.

info corrispondenza 
dai compagni di Palermo

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