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Palermo, i soldi per i disabili
nei conti dell'ex leghista. Sequestro di 500 mila euro per Tony Rizzotto
E' indagato per peculato: i
finanziamenti dovevano essere utilizzati per organizzare corsi di formazione
per giovani svantaggiati
05 febbraio 2020
Aveva creato un istituto di
formazione per disabili e disadattati sociali con la promessa solenne di
inserirli nel mondo del lavoro, in realtà un bel po’ di finanziamenti sarebbero
finiti nel suo conto corrente e in quello di uno stretto collaboratore. Tony
Rizzotto, il primo esponente leghista eletto al parlamento siciliano (poi ha
lasciato in polemica), è indagato per peculato: questa mattina, i finanzieri
del nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo gli hanno notificato
un’ordinanza di sequestro del valore di 500 mila euro. Stesso provvedimento per
Alessandro Giammona, consulente
dell’associazione, la “Is.for.d.d”, che fra il 2012 e il 2015 ha percepito un milione e mezzo di finanziamenti, in parte dalla Regione, in parte dall’Europa.
dell’associazione, la “Is.for.d.d”, che fra il 2012 e il 2015 ha percepito un milione e mezzo di finanziamenti, in parte dalla Regione, in parte dall’Europa.
“Le denunce di alcuni dipendenti
hanno acceso i riflettori su questa associazione”, spiega il colonnello
Gianluca Angelini, il comandante del nucleo di polizia economico finanziaria di
Palermo. Le indagini del Gruppo "Tutela mercato beni e servizi" hanno
scoperto che dai conti dell’associazione sono partiti bonifici per 32.520 euro
in favore di Rizzotto, il presidente di “Is.for.d.d.”; Giammona avrebbe invece
ricevuto quasi 457 mila euro, ufficialmente a titolo di compenso per la sua
attività di responsabile esterno delle operazioni, “anche se non risultava
avere alcun rapporto di lavoro con l’ente”, scrive la Guardia di finanza in un
comunicato.
Rizzotto, ex deputato regionale
dell’Mpa (il movimento per le autonomie), si era candidato nella lista “Noi con
Salvini” nel 2017, centrando l’elezione con 4.011 preferenze. Poi, però, l’anno
scorso ha lasciato la Lega denunciano “poca democrazia nel movimento” e qualche
giorno fa è decaduto dalla carica di deputato regionale, la corte d'appello di
Palermo l'ha infatti dichiarato ineleggibile perché non si era dimesso
dall'ente di formazione nel termine di 90 giorni dalla fine della precedente
legislatura.
"La legislazione regionale -
si legge nella sentenza - prevede l’ineleggibilità per tutti i legali
rappresentanti, gli amministratori e dirigenti di quelle società e/o quegli
enti privati che svolgano delle attività per conto della Regione, amministrando
di conseguenza fondi pubblici". Tra questi enti anche quelli di formazione
come l’Issford, su cui già l'assessorato regionale all'Istruzione aveva mosso
dei rilievi, rilevando "gravi ed evidenti irregolarità contabili e sulle
attestazioni dei costi", per questa ragione erano state anche attivate le
procedure per la revoca dei finanziamenti.
Adesso, l’indagine coordinata dal
procuratore aggiunto Sergio Demontis e dal sostituto Claudia Ferrari alza il
velo sull'intera gestione di un’associazione che avrebbe sperperato soldi
pubblici. “Prosegue l'azine a contrasto
dei reati contro la pubblica amministrazione - scrive la Guardia di finanza -
che incidono sulle performance degli enti pubblici e sulla qualità dei servizi
resi ai cittadini, in particolare a favore delle fasce più deboli della
collettività”.
https://palermo.repubblica.it/cronaca/2020/02/05/news/sequestro_di_beni_per_ex_de-247604192/
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